Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia bacchetta il primo cittadino in merito al suo operato: “Troppo occupato a presenziare ad ogni iniziativa, ad organizzare spettacoli. Cose certamente positive, se fossero accompagnate da azioni volte alla ripresa del nostro territorio”
ISERNIA. Lacune e criticità. Questi i risultati emersi dai bilanci e dalle previsioni effettuati a inizio anno. A sottolinearlo è Pietro Paolo Di Perna, capogruppo al Comune di Isernia di Fratelli d’Italia. “Crisi economica, soppressione di enti ed istituzioni sul territorio, ridimensionamento sanitario, disoccupazione giovanile, spopolamento. Sono solo alcune delle tematiche che dovrebbero essere al centro del dibattito politico dell’assise comunale che, al contrario, è stata completamente esautorata delle proprie funzioni”. Esordisce così Di Perna, ricordando inoltre che il Consiglio comunale è stato convocato solo cinque volte in otto mesi. “La situazione economica e sociale del Comune di Isernia – tuona il capogruppo consiliare – è a dir poco drammatica. Mentre il caso Ittierre è sotto gli occhi di tutti, ci stiamo lasciando espropriare anche di enti ed istituzioni che offrono occupazione e aiutano a mantenere vivo un tessuto produttivo fatto di piccoli esercizi commerciali. Basti pensare – prosegue Di Perna – all’eliminazione della Provincia, della Prefettura e della Questura, alla chiusura della Camera di commercio ed al trasferimento del comando dei vigili del fuoco. E che dire della sanità. Isernia è fortemente penalizzata dal nuovo piano sanitario, eppure non una parola da parte del Sindaco. Forse il primo cittadino non si è accorto di queste problematiche, oppure non può anteporre gli interessi della cittadinanza a quelli della sua vicinanza con gli attuali vertici del potere. Brasiello è troppo occupato a presenziare ad ogni iniziativa, ad organizzare spettacoli, mostre, concerti, certamente buoni se fossero, però, accompagnati anche da azioni volte alla ripresa del nostro territorio. Caro sindaco – conclude Di Perna – apri gli occhi. Hai un Consiglio comunale, convocalo; hai delle necessità da affrontare, proponi; vuoi stare dalla parte dei cittadini, comincia a farlo.
