Il contratto al momento non esiste, ma il sindaco Brasiello è fiducioso: “Per questioni di opportunità e cortesia, meglio aspettare che si insedi il nuovo vescovo, tra il 20 e il 28 giugno”. L’ultima parola, insomma, spetterà al presule di prossima nomina. Intanto, a Isernia rischia di sparire anche la prefettura