Campobasso, l’ombra di Nicola Cefaratti sulle comunali

Il nome più in voga del momento in questa strana campagna elettorale per il Capoluogo molisano appartiene paradossalmente a colui che alla fine non si è candidato e che secondo molti aveva tutti i numeri per giungere ai primi posti

 

CAMPOBASSO. Che fine ha fatto Nicola Cefaratti? Perché uno dei candidati più “forti” delle comunali 2014 a Campobasso alla fine non è sceso in campo? Domande, come queste, fanno sempre più da sfondo a una campagna elettorale che nel Capoluogo di Regione stenta a decollare, a parte le polemiche sul “copia e incolla” di Antonio Battista. Già, proprio Battista – stando alle chiacchiere da bar e da corridoio – potrebbe essere l’uomo più adatto a fare chiarezza sul caso Cefaratti, perché pare che l’attuale esponente dell’Italia dei Valori (fonti autorevoli danno l’ex assessore comunque molto vicino a Nagni e Frattura e ormai in piena sintonia con il progetto politico del centrosinistra molisano) sia stato messo ai box dal veto del candidato Sindaco Pd. Non sembrano trovare alcun fondamento invece le voci su un suo possibile ingresso posticipato a Palazzo San Giorgio come tecnico o addirittura in qualità di assessore esterno. Le verità poi sono talmente tante che sarà difficile averne davvero una. Resta un’unica certezza: il giovane ingegnere Nicola Cefaratti riesce a monopolizzare il dibattito politico anche restando in panchina e senza rilasciare per il momento dichiarazioni ufficiali. Una sobrietà che paradossalmente continua, come si dice in gergo, a “bucare” i media locali e ad attrarre l’opinione pubblica. Stando al parere di molti, di lui se ne parlerà ancora a lungo, perché destinato a ricoprire un ruolo di rilievo nella politica molisana che verrà. Chi vivrà vedrà.