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Campobasso, il Comune aderisce all’Egam

Adesione a maggioranza da parte dell’aula. Solo Durante, nel centrosinistra, si è espresso in modo contrario. Astenuto Di Bartolomeo. No per il Movimento 5 stelle e Coalizione Civica. Per Gravina, dei pentastellati, l’Ente di gestione dell’acqua molisana è un serbatoio per prebende elettorali


CAMPOBASSO. Sedici voti favorevoli, 1 astenuto e 8 contrari. Con questi numeri, in Consiglio comunale a Campobasso, è stata votata l’adesione all’Egam, l’ente di gestione dell’acqua molisana.

Un sì in sostanza annunciato, sebbene nella maggioranza di centrosinistra a Palazzo San Giorgio si sia registrato il no di Michele Durante, presidente del Consiglio ed esponente di Lab-Possibile. Gli altri voti contrari sono stati quelli della minoranza, tra cui solo il forzista ed ex sindaco Gino Di Bartolomeo si è astenuto.

IMG 20170717 WA0015“L’Egam così concepito non corrisponde al mio pensiero – ha spiegato Durante prima di votare – perché non garantisce una piena gestione pubblica dell’acqua. Rispetto a quanto chiesto in precedenza, non c’è stata alcuna variazione o integrazione a garanzia di questo concetto, dunque voto no, in coerenza con quanto già fatto in altra seduta”.

Pino Libertucci, invece, nell’esprimere il suo voto favorevole, ha però puntualizzato di avere grandi riserve e di trasferire al sindaco le responsabilità su quel che sarà realmente la gestione dell’acqua pubblica. Insomma, un invito a vigilare. Assente il consigliere D’Anchise. Anch’egli aveva manifestato forti perplessità.

La squadra di Battista ha dunque votato compatta, ribadendo la fiducia nel capitano, ma ha chiesto di vigilare affinchè non ci sia privatizzazione e profitto su un bene pubblico.

Il sindaco, nel suo intervento iniziale, ha evidenziato come i suggerimenti della maggioranza del Comune di Campobasso siano stati stati accolti e recepiti nel fare la legge sull’Egam e di come fosse necessario aderire alla normativa regionale e alle direttive europee. Di qui l’invito a votare sì all’Egam. “Ci sono necessità di gestione uniforme e integrata, perché le perdite sono importanti e gli investimenti da fare sono tanti. L’adesione – ha evidenziato Battista – ci darà prospettiva di azione puntuale, in quanto da soli e con le finanze a disposizione ci è difficile agire. Il futuro per tutti è il lavoro di squadra, sistemico e istituzionale. Non serve solo buona volontà, ma organizzazione. Le perdite di acqua, a livello regionale, sono intorno al 65-70% e questo è un dato allarmante da invertire. L’Egam deve garantire questo e non deve produrre utili per terzi, nessuno dovrà trarne profitto se non i cittadini. Lavoreremo per questo”, ha continuato Battista, che non si è nascosto dietro un dito, parlando di “aumento inevitabile di costi, il quale, però, ci sarebbe stato, a Campobasso, anche senza l’Egam, visti i costi sostenuti e da sostenere per evitare gli sprechi che purtroppo ci sono, la manutenzione, gli interventi.”

Il Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno, votato a maggioranza (anche qui da registrare il no di Durante oltre che della Coalizione Civica) in cui si impegna il sindaco a costituire, insieme a tutti gli altri primi cittadini dell’Ambito territoriale riconosciuto nell’Egam e con la partecipazione di Molise Acque, un soggetto interamente pubblico a cui possa essere data, con procedura di affidamento diretto, la gestione del servizio idrico integrato. In sostanza, un monitoraggio continuo per garantire la natura pubblica dell’acqua e della sua gestione.

Sia Roberto Gravina, dei pentastellati, sia Francesco Pilone e Alberto Tramontano della Coalizione Civica, hanno rimarcato come con l’Egam ci sarà un sicuro aumento delle tariffe in quanto i cittadini, con l’uniformità delle stesse, si sobbarcheranno anche il peso di chi è meno virtuoso. “ Ci sarà un efficientamento del servizio solo sulla carta – ha detto ancora Gravina – e l’Egam sarà un serbatorio per prebende elettorali”.

Per Pilone si avrà un doppione di un’Agenzia già presente, con un allargamento a cooperative che avranno la gestione delle condotte e con il costo dell’apparato in generale che peserà sui cittadini. “Campobasso sarà tra i comuni più penalizzati – è stato il succo dell’intervento di Tramontano – e l’Egam non risolverà il problema idrico di questa città”.

Battista ha assicurato che con Egam non cambierà certo il mondo, ci sarà da lavorare e in futuro l’ente dovrà ragionare anche sui depuratori e il sistema fognario, sempre in un’ottica di gestione pubblica. A domanda di Isnews se il sindaco di Campobasso sarà anche il presidente dell’Ambito di gestione, Battista ha risposto testualmente: “No, non c’è alcuna candidatura né ho intenzione di ricoprire l’incarico”.

 

 

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