HomeSenza categoriaCentrodestra, prove tecniche di unità: a Isernia partiti e movimenti cercano l’intesa

Centrodestra, prove tecniche di unità: a Isernia partiti e movimenti cercano l’intesa

Riunione allargata ai civici per cercare di condividere il programma intorno al quale individuare il candidato migliore. Giovancarmine Mancini: rinnovare la coalizione superando il dualismo tra Iorio e Patriciello


di Pasquale Bartolomeo

 ISERNIA. Un tavolo di studio. Dove si dialoga, si ascolta, ci si confronta. Aperto a tutti: partiti e movimenti, politica e società civile. Nella consapevolezza che uniti si vince. E il centrodestra vuole tornare a farlo, subito.

DSC 0716Riunione molto partecipata, ieri sera a Isernia, presso l’Hotel Europa. Centrodestra al gran completo con la partecipazione di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Idea, Noi con Salvini, Movimento nazionale per la Sovranità, Energie per l’Italia e Direzione Italia, cui si sono aggiunti anche l’Udc e il Nuovo Psi, oltre ai movimenti Centristi per l’Europa, Movimento agricolo molisano, Democrazia popolare, Scelta civica, Rivoluzione cristiana, Guerriero Sannita Coscienza civica e il gruppo facente capo a Cosmo Tedeschi, invitati per la prima volta ai lavori.

“Vogliamo ascoltare le istanze del territorio – ha detto la coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione – perché forse il centrodestra in questi anni si era chiuso su sé stesso essendo abituato ai grandi fasti e quindi aveva perso un po’ il contatto col territorio. Quello che stiamo cercando ora è riavvicinarci ai movimenti civici, che oggi sono l’anima delle persone vicine ai Comuni più piccoli. Forse loro riusciranno a darci una spinta propulsiva maggiore. Sentiremo le esigenze che hanno e poi vedremo se riusciremo a fare un manifesto con determinati ‘chiodi’, che poi sarà il programma di un’alleanza comune”. I punti salienti? “Il lavoro – ha aggiunto – visto che i giovani molisani lasciano sempre più spesso la nostra regione; poi l’agricoltura, la sanità e l’immigrazione”.

Ma chi individuare come uomo di punta capace di riannodare i fili? Esiste già un identikit del candidato governatore del centrodestra? Antonio Di Brino, coordinatore di Direzione Italia, non ha dubbi: “Io ho sempre sostenuto che la politica non è una galleria di quadri dove si sostituiscono le tele e si risolve il problema. Dietro le facce dei politici ci sono i cervelli per cui ci sono persone capaci, intelligenti e competenti. Ci vuole la giusta competenza e la giusta esperienza. Il nuovo ci ha dato Frattura, ci ha dato Sbrocca a Termoli, ci ha dato l’ex sindaco di Isernia (Brasiello, ndr) e non mi pare che i risultati siano stati così esaltanti. Oggi, invece, la politica deve riappropriarsi del proprio ruolo e avere la capacità di creare condizioni di sviluppo e di occupazione. La decisione, è inutile nasconderci, arriverà dal tavolo nazionale, ma noi il nostro contributo cercheremo di offrirlo”.  

Di diverso avviso, invece, Giovancarmine Mancini, esponente del Movimento nazionale per la sovranità, che auspica un centrodestra “rinnovato, serio, credibile, forte e che abbia le idee chiare”, superando l’eterno dualismo tra Michele Iorio e Aldo Patriciello. “La coalizione – ha chiarito – non dev’essere buona soltanto per salirci sopra quando è tempo di centrodestra. Quindi chi ha governato col centrosinistra per me può rimanere dov’è, e chi vuol andare da solo perché d’accordo con Frattura per spaccare il centrodestra può farlo. Se Iorio ha tutta questa voglia si accomodasse pure, ma noi andiamo avanti e incontriamo la gente che non ne può più”.

 

 

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