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Frattura predica unità: bando ai personalismi. E rilancia l’intesa con Ruta e Leva

Il governatore crede ancora nella ricomposizione del quadro del centrosinistra e invita i parlamentari ‘ribelli’ a tonare insieme, con l’avallo della segretaria Pd Micaela Fanelli. Ieri la prima conferenza programmatica del partito a Pozzilli sui temi dell’occupazione e dello sviluppo. Veneziale: presto un bando per lavori di pubblica utilità nella pubblica amministrazione (GUARDA LE VIDEOINTERVISTE)


di Pasquale Bartolomeo

POZZILLI. Paolo Frattura crede ancora nell’unità. Nonostante le critiche su temi diventati terreno di scontro quotidiano – su tutti la sanità – il presidente della Regione continua a rimanere convinto che la sintesi, nel centrosinistra, sarà trovata. Anche con Ruta e Leva, ad oggi su posizioni ‘separatiste’ rispetto alla coalizione che vinse le Regionali 2013.

Incontro PD 11.11 2Parla di “coalizione programmatica includente”, Frattura. Lo fa a margine della conferenza programmatica del Pd, ieri mattina presso l’Hotel Dora di Pozzilli, la prima di tre in calendario dopo l’assemblea regionale del partito dello scorso 27 maggio a Termoli. Una riunione molto partecipata, incentrata sul tema del lavoro e dello sviluppo, che ha visto protagonisti anche l’assessore regionale alle Attività Produttive Carlo Veneziale, la segretaria regionale Dem Micaela Fanelli e il giovane dirigente di partito Stefano Buono, promotore dell’incontro.

Frattura è meno polemico che mai, stavolta. Si getta alle spalle la vicenda della mozione di sfiducia e guarda avanti. E sgombra subito il campo: “Oggi non stiamo parlando di candidature e protagonismi. Una volta definito il perimetro, mi auguro ad includere, della coalizione, si discuterà di candidatura alla presidenza e delle modalità di scelta, le più democratiche possibile. Subordino la mia candidatura alla valutazione positiva dei dirigenti, degli amministratori e dei cittadini; laddove ci fosse una bocciatura unanime, la mia candidatura non avrebbe ragione di esistere. Non ho mai detto di non essere d’accordo alle Primarie, ma ci vuole un candidato alternativo. In mancanza, indirle significherebbe dare sfiducia a chi ha governato senza avere sentito partiti, dirigenti e cittadini”.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A FRATTURA (Immagini e montaggio a cura di Pino Manocchio)

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