Regione, Giunta a cinque e sottosegretario: le novità nello Statuto del Molise

Approvata stamani in Consiglio a Palazzo D’Aimmo la proposta di legge targata Vincenzo Niro che introduce la figura di raccordo tra presidente, esecutivo e assise, senza alcuna indennità aggiuntiva. Stabilito un tetto massimo per gli assessori, pari a un quinto dei componenti dell’assemblea


ISERNIA. Il nuovo governatore del Molise potrà contare su una Giunta a cinque. E, oltretutto, avvalersi della figura di un sottosegretario di Giunta – quest’ultimo a costo invariato per le casse pubbliche – che serva a riequilibrare i rapporti tra il Consiglio e l’esecutivo.

A stabilirlo, le modifiche allo Statuto regionale del Molise, approvate nel corso del Consiglio regionale di quest’oggi, con l’assise che ha votato la proposta di legge del consigliere Vincenzo Niro per rendere la ‘Magna Charta’ molisana maggiormente armonizzata alle normative nazionali di finanza pubblica. E’ stato infatti previsto che annualmente le Commissioni consiliari permanenti riferiscano al Consiglio regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nella regione. “A tal fine” – recita l’articolato – le stesse Commissioni, riunite in sessione comune, sentono le rappresentanze delle categorie professionali, produttive, sociali nonché gli esponenti del mondo del volontariato e dell’istruzione”. La relazione delle Commissioni fatta all’assemblea è pubblicata, per la consultazione da parte dei singoli cittadini e di tutti i portatori di interesse, sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale della Regione Molise. Viene poi estesa al Consiglio regionale la possibilità di formulare direttive, oltre che indirizzi, alla Giunta regionale nella fase di formazione degli atti normativi dell’Unione europea.

Ma, ancor più, è stato stabilito il numero massimo degli assessori “in ragione di un quinto dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all’unità superiore”. Considerando dunque anche il presidente, si contano 21 consiglieri: e gli assessori, pertanto, potranno essere fino a 5.

Altra novità, l’istituzione della figura del sottosegretario alla Presidenza, che svolgerà il compito di raccordo tra il presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale. Tale figura non comporterà ulteriori oneri finanziari, giacché essa dovrà essere ricoperta da un consigliere regionale, senza alcuna indennità aggiuntiva. Come citato nel dibattito, la figura di riferimento è quella del ruolo che ha in Abruzzo il sottosegretario Mario Mazzocca.

“Perché la modifica statutaria che inserisce la figura del sottosegretario di Giunta sia effettiva – si legge sull’Ansa – è necessario che il Consiglio regionale effettui una seconda lettura delle modifiche dopo 2 mesi dall’approvazione del testo. Nel caso specifico, l’ok verrà dato solo dopo una ulteriore votazione del testo, che sarà possibile dopo il 14 gennaio 2018. La nomina di un sottosegretario, quindi sarà possibile di fatto con la prossima legislatura”.