Termoli, Franceschini dice no al tunnel: Ministero contrario al progetto di riqualificazione

Arriva lo stop al project financing, il progetto di riqualificazione del centro urbano della città adriatica. Una presa di posizione che aumenta le convinzioni degli oppositori e  lascia alla maggioranza consiliare un ostacolo molto duro da superare


TERMOLI. Dopo i no ricevuti dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e quello da parte della sottosegretaria ai Beni Culturali Dorina Bianchi, arriva un altro parere negativo per il progetto di riqualificazione del centro urbano di Termoli. Ad opporsi questa volta è il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini. La notizia viene divulgata via social dal senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi, firmatario di una interrogazione al Governo sul progetto di riqualificazione del centro di Termoli che prevede anche la costruzione di un ‘passante’ tra il porto e il lungomare nord.

“Con immensa soddisfazione informo che il ministro ai Beni Culturali Franceschini ha firmato, nei tempi previsti, la richiesta di opposizione allo ‘scempio’ del progetto Tunnel di Termoli e, che, la stessa è stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio”. Queste le parole del senatore, che annunciano un parere importante, e forse decisivo sul futuro del progetto. ”Una grande vittoria dei cittadini di Termoli”, conclude il post Castaldi.

Solo una decina di giorni addietro, il 7 novembre, durante la conferenza di servizi decisoria sul progetto di riqualificazione del centro di Termoli, svoltasi nella sede della Giunta regionale in Via Genova, arrivò il benestare alla riqualificazione di tutti gli enti qualificati a rilasciare le autorizzazioni per l’avvio dei lavori. L’unico parere negativo fu quello della Soprintendenza dei Beni Culturali, che ribadì la propria contrarietà. Un no importante, ma non vincolante nella decisione finale degli amministratori di maggioranza del Comune rivierasco, che attendevano fiduciosi la decisione finale del Rup, responsabile unico del procedimento, prima di un ulteriore e necessario passaggio in Consiglio comunale.

Un’attesa squarciata ieri dalla presa di posizione del ministro Franceschini che, con il suo no all’opera di riqualificazione urbana, da un lato rinforza le convinzioni di chi si è sempre opposto al progetto: i membri del comitato No Tunnel già al termine della conferenza di servizi del 7 novembre avevano annunciato l’intenzione di ricorrere al Tar per fermare i lavori. E, dall’altro, crea enormi difficoltà procedurali ai favorevoli del project financing, che ora saranno costretti ad affrontare un no davvero pesante. 

Alessandro Corroppoli