HomeSenza categoriaAppalti pubblici, infiltrazioni mafiose in Molise. Musacchio: "Servono più controlli"

Appalti pubblici, infiltrazioni mafiose in Molise. Musacchio: “Servono più controlli”

Secondo il presidente dell’Osservatorio Regionale Antimafia, la criminalità organizzata penetra sempre più sul territorio cercando contatti con funzionari, imprenditori e professionisti del settore delle sovvenzioni e delle concessioni pubbliche


PORTOCANNONE. “Negli anni le tecniche d’infiltrazione si sono notevolmente evolute sull’evolversi delle nuove normative in alcuni casi permissive. Le regioni, a torto definite isole felici, hanno rappresentato, e rappresentano, la cornice ideale in cui sviluppare queste nuove tipologie d’infiltrazione, che si fondano sulla graduale penetrazione dei gruppi mafiosi nel tessuto sociale ed economico mediante meccanismi raffinati ed invisibili di corruzione. Potremmo dire che le mafie in Molise ci sono ma non si vedono. Perché accade questo e cosa si potrebbe fare?”. Vincenzo Musacchio, Presidente dell’Osservatorio Regionale Antimafia del Molise, interviene in tema di appalti pubblici e relative infiltrazioni criminose. Secondo il Presidente, il settore delle sovvenzioni e degli appalti pubblici rappresenta un punto nevralgico nell’economia di un territorio. Un settore, sebbene regolato, rappresenta, senza dubbio alcuno, “un’articolazione strategica per assicurare alle organizzazioni criminali profitti ingenti, consenso sociale, riciclaggio e occultamento di molteplici attività illecite. Attraverso enormi disponibilità di denaro, le mafie entrano in contatto con la cosiddetta area grigia di funzionari pubblici, imprenditori e professionisti che gravitano nel settore delle sovvenzioni e degli appalti”.

Calandoci nella realtà molisana “possiamo affermare – continua Musacchio – che un ruolo importante nella materia delle sovvenzioni e degli appalti pubblici lo rivesta il sistema di registrazione delle presenze autorizzate nei cantieri. Importantissimo è anche il monitoraggio e la verifica dei contratti cosiddetti sensibili e i “sotto soglia” che interessano lo sviluppo del contratto pubblico”.

A questo punto, il direttore della scuola di legalità “don Peppe Diana” si chiede e chiede agli Amministratori regionale se in Molise esista: “L’Elenco di Merito che consente di certificare le imprese con la contestuale possibilità di un collegamento diretto alle White list delle Prefetture. Il Molise è dotato dell’Anagrafe degli esecutori che collega diverse banche dati con l’obiettivo di creare un’anagrafica completa di tutti gli operatori economici del territorio regionale? Si monitorano gli indicatori sintomatici di anomalia degli appalti utilizzando i dati e gli elementi raccolti dalle gare pubbliche e dai contratti da parte dell’Osservatorio Regionale al fine di individuare “ex ante” possibili irregolarità?”

Infine, Musacchio, pone un ultimo interrogativo, di non poco conto: “si è verificato l’implementazione di tutte queste disposizioni nella fase di ricostruzione post terremoto 2002 in Molise? Se vogliamo combattere veramente le mafie in Molise ed evitare nuove infiltrazioni, questi sono interrogativi ai quali i nostri amministratori devono rispondere e a maggior ragione dovranno farlo quelli che a breve eleggeremo nelle prossime elezioni regionali.

Alessandro Corroppoli

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