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Violenza sulle donne: Isernia dice no e ricorda Stefania Cancelliere

Ieri lo scoprimento della targa commemorativa dedicata alla giovane donna vittima di femminicidio, posta a lato del nuovo murales dell’auditorium Inaugurata anche la mostra a tema ‘Ferm-Arti’, aperta fino al 29 dicembre


ISERNIA. Una targa commemorativa, che accende la fiamma della speranza per dire basta, per sempre, alla violenza sulle donne. Giornata importante, ieri a Isernia, per la cerimonia di scoprimento della targa in memoria di Stefania Cancelliere, la 39enne isernina uccisa nel Milanese a colpi di mattarello, il 28 giugno 2012, dall’ex marito. In occasione del 25 novembre, data in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Isernia ha voluto tributare un segno tangibile del suo affetto alla famiglia della giovane donna uccisa, per non dimenticare e per sensibilizzare le persone, affinché episodi del genere non accadano mai più.

scopertura targaLa targa è stata posta a lato del murales realizzato di recente dall’artista argentino Alaniz lungo una parete dell’auditorium Unità d’Italia. Si tratta di un’opera di street art raffigurante il volto di una delle sorelle Mirabal, brutalmente torturate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Proprio per questo efferato episodio la data del 25 novembre è stata scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per istituire la giornata contro la violenza sulle donne.

Alla cerimonia hanno partecipato, per l’amministrazione comunale, il sindaco Giacomo d’Apollonio e il consigliere comunale Nicola Moscato. Presente anche l’architetto Rosamaria Faralli dello studio dMake di Roma, che ha organizzato la mostra a tema ‘Ferm-Arti. L’arte contro il femminicidio’, inaugurata subito dopo nella galleria laterale dell’auditorium, e l’avvocato Serenella Sestito, presidente dell’associazione onlus ‘Ti Amo da Morire’, che ha reso noto il contenuto d’un messaggio fatto pervenire dalla famiglia Cancelliere e ha letto una commovente lettera sul tema del femminicidio.

“Con questo murales – ha spiegato Moscato – abbiamo voluto sia inserire una nuova forma d’arte all’interno della nostra cittadina, che non è stata mai valorizzata a dovere prima d’ora, e anche mettere alla luce una delle piaghe più grandi della nostra società moderna, il femminicidio, che va purtroppo prendendo piede ogni anno. E non abbiamo voluto farlo soltanto nell’occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma tramite una mostra accompagnata da diversi eventi a tema, che durerà fino al 29 dicembre e che dovrà far discutere non solo oggi (ieri, ndr), ma anche nelle prossime settimane”.

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