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Sanità, esplode la rabbia dei precari storici: “Nulla è stato fatto per noi”

In una lettera aperta i circa 50 lavoratori tecnico amministrativi dell’Asrem chiedono maggiore attenzione al governo Frattura, anche alla luce degli strumenti che di recente il Governo ha messo a disposizione. Chiesta l’attivazione di un tavolo tecnico


CAMPOBASSO. Stanchi di aspettare soluzioni che non arrivano sul loro futuro occupazionale, hanno deciso di far sentire la loro voce per avere, una volta per tutte, risposte concrete dalla politica attraverso l’attivazione di un tavolo tecnico. Si definiscono precari storici della sanità molisana e hanno affidato la loro rabbia a una lettera aperta. I lavoratori, con contratto flessibile, lamentano la mancanza di attenzione nei loro confronti anche alla luce dei recenti strumenti messi a disposizione dal Governo nazionale. E denunciano: per tutti gli altri qualcosa è stato fatto. Ma non per loro. 

LA LETTERA. “Siamo stanchi – si legge nella missiva – avviliti, ma siamo di nuovo qui, per far valere i nostri diritti che hanno calpestato in tutti questi anni. Continua lo stillicidio, ancora nuovi disoccupati, circa una cinquantina (oltre quelli del 2016). Ci hanno usato per tutti i lavori che i dipendenti non erano in grado di portare avanti, visto che di tecnici- amministrativi nell’Asrem sono rimasti ben pochi.

Siamo i precari storici della sanità, con contratto flessibile di cococo, in scadenza a partire dal 4 dicembre 2017Nulla è stato fatto per noi, nonostante gli strumenti recenti messi a disposizione dal Governo per il superamento del precariato storico nelle Pubblica amministrazione. : circolare n. 3 emanata il 23 novembre 2017, che fornisce gli indirizzi operativi per l’applicazione del decreto attuativo della Riforma della Pa (Decreto Madia n. 75 del 2017). Hanno pensato solo alla mobilità del personale assunto a tempo indeterminato presso altre aziende ed enti, non prevista dal Decreto Madia, ma comunque portata avanti egregiamente, hanno provveduto a siglare accordi per la proroga dei contratti in essere, per precari a tempo determinato, per far loro raggiungere i 36 mesi di servizio e poterli poi stabilizzareA quali fondi attingeranno per le proroghe di questi contratti, che potrebbero prevedere tempi lunghi, fino a tutto dicembre 2018?

Visto che con questi accordi si dà mandato all’Asrem di prorogare tutti i contratti in essere, come mai non è stato possibile provvedere a prorogare i contratti di noi cococo, considerato che abbiamo partecipato ad una selezione, per titoli, come tutti gli altri precari? Anzi, mentre quelli che verranno prorogati hanno all’incirca 2 anni di servizio, noi ne abbiamo dai 5 agli 11 anni, quindi con una esperienza professionale di cui l’Azienda ha tratto profitto, in questo lungo percorsoCi è stato detto che sarebbe intervenuta la Corte dei Conti qualora l’Azienda avesse prorogato i contratti che stavano in scadenza.

Ma il Decreto legislativo n. 75/2017, cosiddetto Decreto Madia come già noto, all’articolo 20 (‘Superamento del precariato nelle Pa’) dice altro. Trasforma in norma giuridica un impegno politico che il governo aveva sottoscritto con le organizzazioni sindacali nell’ambito del protocollo d’intesa del 30 novembre 2016. In particolare, al comma 8, consente alle amministrazioni di prorogare i rapporti di lavoro già in essere con tutti coloro che partecipano alle procedure di stabilizzazione, sino al termine delle stesse. Come mai si parla sempre e solo del comparto del ruolo sanitario a tempo determinato e le altre figure professionali rientranti nell’area tecnico–amministrativa non vengono mai prese in considerazione?”.

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