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Regionali, ‘Rialzati Molise’ verso l’addio a Frattura, Cotugno: “Decideremo dopo le feste”

Sulla collocazione politica del movimento, sul sostegno alla ricandidatura del governatore uscente o sul ritorno nel centrodestra, il presidente del Consiglio regionale non si sbilancia. Ma poi ammette: “Si poteva fare meglio e di più”. Tutto ancora da definire, afferma, mentre accanto al nome di Enzo Di Giacomo spunta ufficialmente l’indicazione di Mario Pietracupa, avanzata dall’europarlamentare Aldo Patriciello, appena entrato nel direttivo di Forza Italia. Il suo giudizio sulla nuova legge elettorale, sulle contrapposizioni politiche degli ultimi mesi e la sua battaglia a difesa dell’autonomia regionale in un’intervista a tutto campo


 di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Le Regionali incalzano, il 4 marzo come data delle elezioni sembra ormai certa, ma il discorso politico è rimandato a dopo le festività natalizie e di fine anno. Sulla collocazione di Rialzati Molise e sul sostegno, che oggi sembra improbabile, alla ricandidatura del governatore in carica Paolo di Laura Frattura, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno nicchia. Elegantemente, alla sua maniera.

“Sono concentrato sugli impegni istituzionali da portare a termine da qui al termine della legislatura – commenta, dopo aver chiesto con ironia la domanda di riserva – ci sono da concludere una serie di adempimenti, a partire dall’approvazione in aula della Finanziaria, che dovremo presto calendarizzare. Fino ad oggi, per i miei impegni istituzionali in regione e fuori dalla regione, non ho avuto il tempo e la disponibilità per seguire il lavoro politico di Rialzati Molise. C’è bisogno di un approfondimento doveroso, che faremo senz’altro dopo le feste, quando ci riuniremo per prendere una decisione”.

Una decisione che ad oggi non c’è, afferma Cotugno, anche se i tempi sono stretti, visto che il 4 febbraio bisognerà già presentare le liste. E se la nomina dell’europarlamentare Aldo Patriciello nel direttivo di Forza Italia prefigura un possibile cambio di rotta, per il movimento che cinque anni fa aveva sostenuto in maniera convinta Frattura. E che ora, ma tutto è ancora da stabilire, potrebbe tornare nel centrodestra. Sostenendo la candidatura del presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo, oggi in pole-position, o altre soluzioni: si parla anche di Mario Pietracupa, proposto dallo stesso Patriciello e che lo schieramento sta valutando. 

Presidente, ma lei si ricandiderà?
“Credo di sì, ma anche in questo caso non c’è nulla di ufficiale. Dobbiamo riunirci e parlare. Della mia eventuale ricandidatura e di quella che sarà la posizione politica del partito alle prossime elezioni. Dopo le feste tutto sarà definito, visto che a incalzare sono anche le Politiche”.

Oggi di definito c’è poco. L’unica cosa che appare certa è la ricandidatura dell’ex governatore Michele Iorio, che sarà comunque in corsa, con o senza il sostegno del centrodestra
“A me sembra legittimo. Da ex governatore Iorio ha posto una questione, quella della sua ricandidatura, come l’hanno posta anche altri. Adesso bisogna capire chi ha più forza per giocare le sue carte”.

Con la data del 4 marzo che incalza, a gennaio bisognerà già lavorare alla formazione delle liste. Pensa che con la nuova legge elettorale, che favorisce le aggregazioni, il Consiglio regionale che sarà eletto sarà diverso da quello che sta per completare il mandato?
“Penso di sì. Credo che con la nuova legge ci saranno in aula tre o quattro coalizioni forti. E questo io me lo auguro, perché se c’è coesione c’è più governabilità. E questa è una cosa che di sicuro avvantaggerà il territorio”.

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