La nota del responsabile molisano Carlo Perrella che lancia un appello agli altri partiti della coalizione di centrodestra affinché seguano l’esempio
CAMPOBASSO. Per l’unità della coalizione e al fronte di una candidatura al di fuori degli schemi sono pronti a fare un passo indietro. Gli esponenti del Movimento nazionale per la sovranità popolare sono pronti a sostenere il giudice Enzo Di Giacomo per la corsa alla guida della Regione Molise. e lanciano l’appello ai ‘colleghi’ del centrodestra affinché seguano l’esempio.
A parlare, in una nota, il responsabile molisano del movimento, Carlo Perrella.
“Di Giacomo – afferma– sarebbe la miglior sintesi della presentazione di un’idea, di un ottimo progetto condiviso. Si tratta di una persona super partes, dall’alto profilo, sia umano che istituzionale. Incarna la figura di leader ‘naturalmente carismatico’, un uomo che aggiunge valore; può essere il vero e nuovo motore del cambiamento di cui il Molise ha bisogno. Il dott. Enzo Di Giacomo – prosegue Perrella – può rappresentare la giusta sintesi di tutte le anime del centrodestra. Del resto la nostra coalizione ha una grande opportunità: quella di tornare a governare dopo un quinquennio i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Uniti vinciamo e senza nemmeno grosse difficoltà. Ma bisogna che ciascuno dei rappresentanti delle diverse anime che fanno capo alla coalizione di centrodestra abbia il buon senso di fare un passo indietro; questo perché l’interesse primario da tutelare, al momento, non è quello personale, ma quello collettivo. In tal senso – aggiunge il responsabile del Mns – il nostro candidato a governatore, Giovancarmine Mancini, ha dimostrato grande coerenza. Così come aveva anticipato, infatti, non ha esitato a fare un passo di lato nel momento in cui è arrivata una candidatura che dovrebbe unire tutti i rappresentanti di centrodestra. Mi auguro che anche qualcun altro faccia lo stesso ragionamento”.
Una scelta, quella di appoggiare Di Giacomo, accolta con grande favore anche dai vertici romani del movimento, Alemanno in primis.
