HomeSenza categoriaVertenza Oti, Di Trocchio: “La Regione chieda scusa ai lavoratori”

Vertenza Oti, Di Trocchio: “La Regione chieda scusa ai lavoratori”

Conferenza stampa questa mattina del sindacalista della Cisl insieme al legale Oreste Scurti all’indomani dell’accordo che, di fatto, ha consentito di attivare la procedura di licenziamento per i 39 dipendenti e consentire loro l’accesso agli ammortizzatori sociali


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Mesi nel ‘limbo’ e ora finalmente i 39 lavoratori della Oti riceveranno le attese lettere di licenziamento. Ieri a Pettoranello, nello stabilimento che un tempo ospitava la fabbrica della moda molisana, è stato siglato l’accordo che di fatto consentirà alle maestranze di poter accedere alla Naspi. La fine di un’odissea per gli ormai ex dipendenti di Officine Tessili, che però aspettano ancora di sapere se verranno assegnate loro le spettanze pregresse relative ai sei mesi di ‘neutralità’.

Questa mattina, il legale dei lavoratori Oreste Scurti e il sindacalista della Femca Cisl Francesco Di Trocchio hanno incontrato la stampa per ripercorrere l’ultimo atto della vertenza. Soddisfatti per il risultato raggiunto, certo. Ma resta l’amarezza. Quella di Di Trocchio, ad esempio, che ha puntato il dito contro la politica regionale, rea a suo avviso di non aver fatto nulla per le maestranze.

“Sono doverose le scuse ai lavoratori – ha esordito il sindacalista della Cisl – in quanto negli ultimi sei mesi hanno purtroppo subìto l’umiliazione di non aver nessun alcun sostegno al reddito e soprattutto di non aver nessun datore di lavoro. Rispetto a questo mi sento di chiedere venia per non aver potuto fare di più e per non essere riuscito ad accorciare questo orizzonte temporale.

Ma credo che, prima di qualsiasi sindacalista, chi dovrebbe chiedere umilmente scusa sono gli amministratori di una Regione assolutamente ‘evanescente’ che rispetto a questa condicio non ha neanche provato a sedersi attorno a un tavolo per attivare la cosiddetta ‘strategia della diplomazia’ con due procedure che erano ai ferri corti. Ora – ha aggiunto – l’avvocato Scurti provvederà ad attivare le procedure per risolvere le questioni rimaste in sospeso. Dobbiamo però fare un appello a chi si appresta a guidare questa Regione dal 2018 in poi. La vera emergenza è l’occupazione. Abbiamo visto persone con le lacrime agli occhi perché non sanno cosa fare della propria vita. Parliamo di giovani e di chi, pur avendo una certa età, non può accora accedere alla pensione. A chi governerà chiediamo una cosa solo: lavoro!”.

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