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Isernia, ‘cade’ il murale all’auditorium. Moscato: interventi col caldo, rischio calcolato

Il consigliere comunale spiega che le crepe sull’opera erano prevedibili considerato il periodo invernale. Al momento i ritocchi e in primavera gli interventi definitivi. Il tutto gratuitamente  


ISERNIA. I cittadini pentri, attraverso il gruppo facebook Obiettivo Isernia, lanciano l’allarme circa il prematuro ‘sfaldamento’ di parti del murales dedicato alla memoria di Stefania Cancelliere, realizzato lo scorso dicembre dall’artista di fama internazionale Alaniz su una parete laterale dell’Auditorium Unità d’Italia. A stretto giro giunge però il chiarimento del consigliere comunale Nicola Moscato, che ha curato personalmente il progetto culturale contro il femminicidio nell’ambito del quale ha visto la luce l’opera, e che tranquillizza tutti: “Situazione sotto controllo”.

L’esponente dell’amministrazione d’Apollonio spiega di essere a conoscenza delle criticità segnalate, peraltro “preventivate”, rimandando gli interventi riparativi alla stagione calda.

nicola moscato“La situazione legata al murale – spiega Moscato – è ben nota sin dalla settimana precedente il Natale, per non dire preventivata con l’associazione di Street Art che ha organizzato l’evento sul femminicidio. In tale occasione, ci è stato prospettato che, a causa del vento e delle forti piogge, il muro su cui è stata realizzata l’opera potesse essere continuamente oggetto di umidità, con conseguenze sul disegno che avrebbe potuto non attaccare del tutto. E che quindi sarebbero stati necessari, almeno all’inizio, dei ritocchi per mantenere sempre viva l’opera. Un primo ritocco è stato fatto gratuitamente da uno degli artisti che ha partecipato alla mostra di Fermarti il 19 dicembre – prosegue il consigliere – e il murales è tornato come nuovo. Le perturbazioni però sono continuate e hanno creato una condensa tra il disegno e il muro, andando a disegnare delle bolle sull’opera. Bolle che, col sole, a volte rientrano da sole, altre volte invece si sfaldano e squarciano il disegno. Il clima di gennaio non permette al muro di asciugarsi completamente, non consentendo di fatto interventi definitivi. Per capirci, – aggiunge Moscato per fugare i dubbi – al fine di creare un substrato di fissativo che possa aiutare il disegno ad aderire al muro, occorre che lo stesso sia asciutto e operare adesso significherebbe non risolvere nulla. È un rischio calcolato ma che abbiamo voluto ugualmente correre, perché il giorno in memoria del femminicidio è il 25 novembre e non avrebbe avuto senso posticipare in primavera un murales con un tema specifico. La scorsa settimana abbiamo fatto un secondo sopralluogo tecnico anche con alcuni artisti della provincia, – rassicura – i quali ci hanno consigliato di aspettare un periodo più caldo e stabile per poter intervenire sul murale. Tendo dunque a tranquillizzare tutti quelli cui l’iniziativa è piaciuta. Ricordo ancora ai distratti che l’opera è gratuita e lo saranno anche gli interventi di restauro e di manutenzione. Concludo inoltre dicendo – chiosa Moscato con un annuncio – che, in questi giorni, stiamo anche portando avanti un progetto per creare un vero e proprio festival dello street art a tema, che possa ripercorrere la storia della nostra città e coprire più di un quartiere della stessa”.

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