Politiche, domenica i risultati delle parlamentarie del Movimento 5 stelle

Le consultazioni si sono concluse ieri sera. Un migliaio gli attivisti che, in Molise, hanno avuto diritto al voto


CAMPOBASSO. Si sono concluse ieri sera le consultazioni online del Movimento 5 Stelle. Gli aspiranti candidati al Parlamento dovranno attendere domenica 21 gennaio per sapere quanti voti hanno ricevuto e, di conseguenza, se il loro nome è riuscito ad entrare nella griglia di candidati per le elezioni del 4 marzo prossimo. 

La comunicazione ufficiale è arrivata nella tarda serata di ieri direttamente dal blog di Beppe Grillo. “I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica a Pescara“, durante l’evento ‘Villaggio Rousseau’.

Un migliaio gli attivisti molisani che hanno avuto diritto al voto. Questi hanno potuto scegliere il loro candidato ideale su una rosa di trentaquattro nomi complessivi: otto alla Camera dei deputati e ventisei al Senato della Repubblica. Unico nome di spicco era quello di Antonio Federico, consigliere regionale uscente. Il resto della rosa era formato da tanti nomi sconosciuti anche agli stessi aderenti del Movimento, e da attivisti di seconda fascia. Assenti i consiglieri comunali di Campobasso, Isernia e Termoli anche per via del ferreo regolamento da rispettare che, di fatto, impediva la candidatura degli stessi.

Una due giorni di voto scandite da un lato dall’entusiasmo dei militanti, e dall’altro dalle polemiche inerenti l’accesso al voto, dall’impossibilità di votare e dalle tante candidature escluse. A smorzare le polemiche dallo staff del movimento fanno sapere che: “si è svolto con regolarità e in sicurezza grazie alla verifica via sms di tutti coloro che hanno partecipato alle votazioni. Ci sono stati dei picchi di traffico soprattutto nella fase iniziale della giornata di ieri quando si è registrata una vera e propria corsa virtuale ai seggi di tutta Italia. Questo ha causato dei rallentamenti nell’accesso al sito, ma nulla di preoccupante”.

Alessandro Corroppoli