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Isernia, esposizione selvaggia di frutta: cittadini sul piede di guerra, invocati controlli serrati

Proteste e denunce di alcuni residenti in zona San Leucio a Isernia. Dal 2015 esistono un’ordinanza sindacale e un regolamento che vieta di posizionare i bancali all’aperto: ma non vengono fatti rispettare


ISERNIA. Rumori di continuo, mancato rispetto delle regole, sporcizia. Una vicenda che lede, trasversalmente, decoro pubblico urbano e interessi di privati. Un caso denunciato da anni, ma fermo al palo, nonostante siano stati interessati, a più riprese, il Comune di Isernia, in primis, e poi le forze dell’ordine.

Alcuni cittadini hanno lamentato, e continuano a lamentare, atteggiamenti da Far-West da parte dei gestori di un’attività commerciale ortofrutticola sita in corso Risorgimento, nel quartiere San Leucio. Nonostante il regolamento comunale sul decoro urbano nell’esercizio delle attività economiche e, volendo, anche la giurisprudenza. Eppure la situazione resta preda dell’inerzia.

I FATTI. L’esercizio commerciale apre i battenti nel 2013 e nello stesso anno i cittadini che vivono nel medesimo stabile presentano una denuncia per disturbo della quiete pubblica. Gli esercenti – stando a quanto riportato – avrebbero agito non usando alcuna accortezza verso gli altri inquilini, producendo forti rumori anche negli orari notturni, trascinando materiali e bancali di frutta dall’interno all’esterno del locale e viceversa. Una situazione che si sarebbe replicata nel tempo, portando a una nuova denuncia in questura, del dicembre 2015, sempre per i medesimi motivi, avvalorata anche da presunte minacce ricevute da alcuni condomini. 

Il disagio – spiegano i residenti – sarebbe stato rappresentato ripetutamente anche all’amministrazione comunale, senza però il raggiungimento dei risultati auspicati. Le speranze erano riposte almeno nel rispetto di un’ordinanza sindacale del 2015, emanata ad hoc, che disciplina l’esposizione e la vendita di generi alimentari all’esterno delle attività commerciali, sostanzialmente vietata.

L’ORDINANZA. Fu l’allora consigliera di maggioranza e presidente della IV Commissione consiliare, Linda Dall’Olio, ad occuparsi della questione, spiegando come l’ordinanza sindacale fosse finalizzata, prioritariamente, alla salvaguardia della salute pubblica. “Sono state moltissime le segnalazioni di cittadini pervenute al Comune – dichiarava la consigliera – giacché l’esposizione selvaggia di generi alimentari per strada è un problema non soltanto in un’ottica di decoro urbano e di intralcio alla circolazione pedonale e veicolare. Le merci, in particolare i prodotti ortofrutticoli, non devono essere contaminate da smog, polveri sottili e sostanze altamente nocive per l’organismo”.

IL REGOLAMENTO. Ordinanza cui ha fatto seguito un regolamento municipale in materia di ‘tutela del decoro urbano nell’esercizio delle attività economiche’, approvato dal Consiglio comunale il 14 maggio del 2015 e modificato il 10 luglio dello stesso anno.

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