Isernia, colpo di scena nel Pd: poche quote rosa, alla Camera ‘salta’ Veneziale

Il mancato rispetto delle quote regionali imposto dal ‘Rosatellum’ costringerebbe l’assessore a cedere la candidatura a una donna, con Maria Teresa D’Achille grande favorita


ISERNIA. A meno di 48 ore dalla chiusura delle liste per le elezioni politiche del 4 marzo, il primo, inaspettato colpo di scena, arriva nel Partito Democratico, dove solo a notte fonda i giochi sembravano finalmente chiusi. Il collegio uninominale di Isernia per la Camera dei deputati, occupato fino a poche ore fa saldamente dall’assessore Carlo Veneziale, sarebbe infatti da redistribuire per questioni di rispetto della parità di genere imposta dalla legge ‘Rosatellum’.

In sostanza, in Molise e in altre regioni, la designazione dei collegi uninominali non rispetterebbe il tetto delle quote regionali (60 a 40). E, dunque, uno dei collegi tra Isernia e Campobasso dovrà passare a una donna, con quello pentro fortemente indiziato per la ‘sostituzione’. All’assessore Veneziale, che da uomo di partito non aveva fatto mancare la propria disponibilità, potrebbe dunque ‘subentrare’ la pasionaria Maria Teresa D’Achille, ex vicesindaco di Isernia.

Se ciò sarà confermato, Veneziale, per spirito di servizio e per non far mancare il proprio contributo alla causa del Pd, potrebbe affiancare il segretario regionale Dem, Micaela Fanelli, nel listino proporzionale per la Camera, mentre l’assessore Vittorino Facciolla conserverebbe la candidatura sul maggioritario a Campobasso.