Famiglie in difficoltà e tutela dei minori: arriva PIPPI

Il programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione. L’annuncio del vicepresidente della Giunta regionale Vittorino Facciolla. Prima adesione dal Comune di Termoli quale capofila dell’Ambito territoriale sociale di riferimento


CAMPOBASSO. Per le famiglie in difficoltà e i loro figli arriva PIPPI, ossia il Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione.

Si tratta di un progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, volto appunto a prevenire l’allontanamento dei minori, con interventi finalizzati al pieno coinvolgimento delle famiglie in difficoltà e orientati a sperimentare forme innovative di collaborazione tra mondo del sociale e mondo della scuola.

Un’iniziativa, che volutamente richiama alla memoria l’orfanella Pippi Palzelunghe, cui ha aderito il Comune di Termoli, in qualità di capofila dell’Ambito Territoriale di riferimento. Annunciata dal vicepresidente della giunta regionale Vittorino Facciolla.

“Un programma innovativo nel metodo – puntualizza con soddisfazione questi – poiché responsabilizza i genitori stessi allo scopo di prevenire l’allontanamento dei figli dalle mura domestiche. Intervenire direttamente sulla famiglia e non solo sul bambino è una pratica nuova che, nelle sperimentazioni precedenti a livello nazionale, ha dato significativi risultati”.

Si parte da quattro dispositivi d’azione: l’educazione domiciliare, i gruppi per genitori e bambini, le attività di raccordo fra scuola e servizi e la famiglia d’appoggio. Ed è proprio quest’ultima che avrà un ruolo molto importante. “Non si tratta di famiglie affidatarie – continua Facciolla – bensì delle famiglie naturali che vanno aiutate a superare quelle difficoltà che, senza un sostegno, negli anni precedenti avrebbero potuto portare all’allontanamento del minore, con ricadute negative sullo sviluppo dei minori interessati e sui bilanci dei comuni chiamati a sostenere le spese di istituzionalizzazione”.

Un progetto nevralgico in chiave di prevenzione, che prevede interventi a scuola ma anche il supporto di esperti dal punto di vista psicologico ed educativo. Grazie ad un’equipe multidisciplinare, sotto l’egida dei servizi sociali del comune coinvolto, con impegno e professionalità, si supporteranno i genitori facendo loro apprendere nuovi metodi per la crescita dei loro figli, aumentando al contempo la sicurezza dei bambini e migliorando la qualità del loro sviluppo.

“Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa – il commento dalla cittadina adriatica – e siamo ben felici di dare il nostro apporto alle famiglie ‘fragili’ al fine di prevenire il rischio di maltrattamenti ed il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo famigliare d’origine”.