Elezioni, l’appello di Luciano: “Confronto sui programmi, niente mezzucci per denigrare gli avversari”

SPAZIO ELETTORALE/ A seguito delle polemiche degli ultimi giorni. Il presidente della Cassa Nazionale forense, candidato per Forza Italia al Senato, invita a recuperare il senso della politica


CAMPOBASSO. “La politica, quella che per Aristotele era la ‘più elevata delle arti umane’, ormai ha sempre meno collegamenti con etica e morale. In nome e per conto di una preferenza vengono di colpo cancellati princìpi sbandierati ai quattro venti per cinque anni”. Queste le dichiarazioni dell’avvocato Nunzio Luciano, candidato al Senato con Forza Italia, in seguito alle ultime polemiche che stanno agitando la vita politica regionale.

“L’etica – ha aggiunto Luciano – dovrebbe regolare non solo le relazioni personali, ma anche e soprattutto quelle istituzionali. Le ultime cadute di stile da parte di qualche candidato, evidentemente troppo nervoso perché magari conscio dei pochi consensi, non giustificano l’adozione di ‘mezzucci’ per denigrare gli avversari. Questo è un modo di fare che non ci appartiene e non farà mai parte del nostro dna. Continueremo a confrontarci, con i nostri avversari, sui programmi, sulle idee, sulle prospettive di rilancio della nostra regione. Su questo e non su altro”.

“I nostri ‘antagonisti’ politici – ha continuato il presidente delle Cassa nazionale forense – possono stare tranquilli, perché da noi non riceveranno mai un trattamento del genere. Non siamo abituati a gettare fango sugli altri. Preferiamo un confronto leale, sincero e democratico sui programmi. Oggi – continua Luciano – purtroppo è proprio la politica, in molti casi, a offendere la morale; questo perché c’è stato uno peggioramento notevole anche della terminologia utilizzata in politica rispetto a 30 anni fa”.

“Quella che stiamo vivendo – ha concluso – è una fase di marcata involuzione intellettuale, prima ancora che morale; per questo voglio sperare che si possa riavviare, insieme all’aiuto anche delle giovani generazioni, un percorso virtuoso che possa far tornare la politica tra le persone con altri obiettivi, una politica non personalizzata, ma rispettosa dei cittadini e delle loro esigenze”.