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Regionali, CasaPound boccia il centrodestra. Di Stefano: comitato per le poltrone

Il leader del movimento di estrema destra a Isernia per tirare la volata al candidato governatore Agostino di Giacomo


ISERNIA. Simone Di Stefano non ha dubbi: il centrodestra che si propone alla guida della Regione Molise ha perso ogni connotato di progetto politico, e si è tramutato in un comitato dedito all’occupazione di posti e poltrone in regione.

Non ha peli sulla lingua il segretario nazionale di CasaPound Italia. Intervenuto ieri sera a Isernia, presso il bar ‘Tattira’, nell’ultima tappa di un mini tour molisano a sostegno del candidato governatore Agostino Di Giacomo, Di Stefano – in presenza di un buon numero di militanti – si è soffermato su alcuni temi di carattere politico locale e nazionale, senza lesinare stoccate agli avversari.

simone di stefano 2Alle previsioni degli addetti ai lavori, che sulla falsariga del risultato nazionale prevedono un testa a testa tra grillini e centrodestra anche alle Regionali del 22 aprile, Di Stefano risponde che CasaPound punta a fare meglio che alle Politiche del 4 marzo, in cui il movimento di estrema destra ha raggiunto circa l’1 per cento. Un ‘bottino’ che, tuttavia, potrebbe essere determinante per farlo perdere, il centrodestra, se davvero la partita sarà giocata sul filo di lana. Su eventuali future responsabilità per una vittoria a Cinque Stelle in Molise, tuttavia, il segretario nazionale mette subito i paletti: “Il centrodestra ha perso ogni caratteristica di progetto politico – queste le sue parole – si è tramutato sostanzialmente non dico in un comitato d’affari, ma in un comitato dedito alla campagna elettorale per piazzare più persone possibile in regione. Questo non è un progetto politico, noi vogliamo sapere cosa si vuole fare con i progetti Sprar, vogliamo sapere che qui non entrerà più neanche un immigrato, vogliamo sapere che gli italiani verranno sempre al primo posto. Questo il centrodestra non ce lo sta dicendo, quindi non è colpa nostra se il loro non è un progetto credibile. Noi puntiamo a fare risultato, magari a entrare in Consiglio a dispetto delle soglie di sbarramento che sono alte, ma la politica territoriale ci ha sempre consegnato dei risultati migliori rispetto a quello nazionale. A Bolzano – ha ricordato – siamo al 7 per cento, a Lucca all’8, a Ostia al 9: numeri che dimostrano che sul territorio dove la gente ci conosce il risultato arriva e pensiamo di poterlo fare anche in Molise”.

In Molise, tuttavia, i pentastellati hanno fatto segnare un impensabile 44 per cento, poco più di un mese fa. “La gente ha comprato il gratta e vinci dei Cinque Stelle per il reddito di cittadinanza – ha ironizzato Di Stefano – ma in tanti sono già delusi per come si stanno muovendo oggi in Parlamento. Secondo me ci sono da recuperare un sacco di voto di protesta che sono andati persi su un movimento politico che prima o poi tirerà fuori la sua vera faccia. Per questo, noi continuiamo a lavorare con le nostre proposte. Abbiamo sicuramente l’ambizione di crescere – ha concluso – e intanto di superare l’1 per cento che abbiamo preso un mese fa alle Politiche, portando una proposta diversa rispetto al resto del panorama della politica italiana”.

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