Dopo le dimissioni di Emma de Capoa, sulla base delle ‘quote rosa’ previste dal Decreto Delrio. Il sindaco Antonio Battista verso la nomina del nuovo amministratore, con Adriana Izzi e Lidia De Benedittis in pole position
CAMPOBASSO. Pochi assessori donna nella Giunta comunale di Campobasso, illegittimi i provvedimenti adottati dall’esecutivo Battista dal 30 aprile ad oggi. Vale a dire dalle dimissioni dell’assessore Emma de Capoa.
E’ quello che afferma il consigliere comunale del Laboratorio civico Francesco Pilone, che pur dicendosi contrario alle cosiddette ‘quote rosa’, “considerate delle specie da proteggere, dimenticando tutto il percorso fatto per conquistare i loro diritti”, punta il dito sulla legge 56/2016, vale a dire il Decreto Delrio: “Nelle Giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti – chiarisce infatti Pilone – nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.
“Attualmente la Giunta comunale di Campobasso – prosegue Pilone – è composta da 8 assessori più il sindaco, quindi da nove componenti. Le donne in Giunta, dal 30 aprile, sono tre con una percentuale del 33,33%, quindi molto al di sotto di quel 40% previsto dalla legge Delrio. Dal 30 di aprile – evidenzia il consigliere – la Giunta ha approvato quindici deliberazioni che a mio avviso sono illegittime perché l’organo deliberante non è legittimato dalla legge”.
C’è da dire, in proposito, che il sindaco Antonio Battista si prepara a nominare il nuovo assessore. Che sarà donna e che sarà esterno. Con i nomi dell’ex consigliere comunale Adriana Izzi e con la candidata di Leu alle ultime regionali Lidia De Benedittis, un exploit a Campobasso città, in pole position.
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