HomeSenza categoriaIl Molise come il Portogallo: no tax area per pensionati

Il Molise come il Portogallo: no tax area per pensionati

La proposta dell’ex senatore Di Giacomo che rilancia un’idea di Salvini: una regione a statuto speciale sotto l’aspetto fiscale, con effetti positivi a livello demografico ed economico


CAMPOBASSO. Il raddoppio, o quasi, della popolazione del Molise: 500mila abitanti, con effetti positivi non solo a livello demografico, ma anche e soprattutto economico. Utopia? Non è detto. Perché il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha avuto un’intuizione, per il Molise, rilanciata con forza dall’ex senatore Ulisse Di Giacomo, a mezzo social e con una nota stampa. Ma come fare per centrare l’obiettivo del raddoppio? Non certo con un improbabile boom delle nascite, bensì trasformando la regione in una ‘no tax area’ per pensionati, come già fatto in Portogallo, con immediati benefici per il territorio.

“Il vero problema del Molise è quello demografico – spiega l’ex parlamentare in un comunicato – In un periodo storico in cui l’offerta dei servizi pubblici (sanità, scuola, presidi delle forze dell’ordine, uffici decentrati dello Stato) è tarata sul numero degli abitanti, essere pochi rappresenta un handicap insormontabile. Lo sappiamo bene noi molisani, vittime del Decreto Balduzzi in sanità e della ‘razionalizzazione’ in tutti gli altri settori. Il Molise, con una superficie simile a quella della Basilicata, ha la metà degli abitanti”.

CatturaDi qui la ricetta: “L’unica soluzione resta quella di spostare parte della popolazione in regioni a basso tasso demografico. L’idea è nata in Spagna e Portogallo, dove lo Stato ha individuato alcune regioni per sperimentare la cosiddetta ‘no tax are’a, vale a dire territori in cui determinate fasce di cittadini fruiscono di favorevoli regimi fiscali. Come target sono stati individuati i pensionati, ai quali viene corrisposta la pensione senza trattenute, al lordo. Questa misura ha avuto come effetto immediato il trasferimento in quelle regioni di migliaia di persone, che hanno portato a un incremento del numero dei residenti con un aumento della ricchezza e del Pil di quei territori”.

In Italia, secondo Di Giacomo, il Molise ha tutte le qualità per chiedere allo Stato un simile trattamento. “Una piccola regione scarsamente abitata, con gravi problemi economici e scarsa propensione per insediamenti industriali – ancora l’ex senatore – con un paesaggio e un clima invidiabile, con beni culturali, storici e architettonici di assoluto rilievo, con un patrimonio edilizio nei piccoli paesi inutilizzato e già pronto per essere venduto o affittato, con abitazioni rurali abbandonate. Ecco, il Molise potrebbe scegliere questa strada per uno sviluppo compatibile, che porterebbe risorse, benessere e opportunità anche per i giovani. Insomma – conclude Di Giacomo – il Molise come regione a statuto speciale sotto l’aspetto fiscale”.

 

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