HomeSenza categoriaIl gruppo ‘Liscione sicuro’ scrive al premier Conte: “Subito interventi sul viadotto”

Il gruppo ‘Liscione sicuro’ scrive al premier Conte: “Subito interventi sul viadotto”

Appello rivolto anche al ministro Toninelli e al governatore Toma. L’iniziativa, nata pochi giorni fa, ha già superato le 1.500 adesioni


CAMPOBASSO. Il gruppo Facebook ‘Liscione sicuro’ ha scritto al premier Giuseppe Conte e al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, oltre che al governatore del Molise Donato Toma, per chiedere un incontro urgente, in cui fare il punto sulla sicurezza del viadotto.

Un gruppo che in pochi giorni ha già raggiunto le 1.500 adesioni e che chiede l’applicazione dei progetti contenuti nel ‘Patto per il Molise’ del 2016, sul tema della tutela del territorio. A partire dal ‘Ripristino della sicurezza del territorio attraverso il collaudo e messa in sicurezza dell’invaso del Liscione’.

Un comitato di cui fanno parte, tra gli altri, Rita Frattolillo, Simonetta Tassinari, Barbara Bertolini, Annamaria Lombardi, Emma De Capoa, Marilena Di Sabato, Rossella De Rosa, che chiede di richiamare l’attenzione delle autorità competenti sullo stato della diga del Liscione e su quello del viadotto che attraversa il Lago di Guardialfiera, opera risalente all’inizio degli anni ’70, fondamentale per collegare il centro della Regione con la costa Adriatica, anche per l’assenza d’una rete ferroviaria decente e per la tortuosità delle strade alternative.

“L’immane tragedia di Genova e il fenomeno tellurico che ci ha interessato nei giorni di Ferragosto – hanno spiegato i fondatori di ‘Liscione sicuro’ – hanno acuito e amplificato la preoccupazione, la paura e l’ansia di tutti noi molisani, perché consapevoli da anni della criticità di quell’arteria. Il problema principale che ci attanaglia, oltre alla condizione effettiva della struttura, è la possibilità purtroppo reale che un evento grave simile a quello attuale possa provocare, in futuro, la chiusura del viadotto impedendoci il transito. Cosa che spezzerebbe l’unico collegamento percorribile tra il Basso Molise e il resto del territorio, caratterizzato – come purtroppo constatiamo ogni giorno – da una rete stradale impraticabile, che ci rende la vita difficile”.

Da qui l’appello al governatore Toma, ad attivare le iniziative atte alle verifiche e ai controlli sulle reali condizioni di conservazione dei materiali del viadotto, soprattutto di quelli delle basi sommerse dei piloni. Sollecitato anche un tavolo di confronto con il Governo nazionale, con l’Anas e gli enti preposti per individuare le risorse e le soluzioni progettuali più idonee a realizzare, con procedura d’urgenza, una strada a mezza costa collocata sul versante di Guardialfiera, che colleghi il bivio di Lupara con l’area dell’ex Zuccherificio del Molise.

“Una soluzione simile – la precisazione – venne concordata tra l’allora presidente della Regione Molise Giovanni Di Stasi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Micheli e il Presidente dell’Anas Giuseppe D’Angiolino. Nel corso di un incontro tenuto a Palazzo Chigi nel 2001 fu previsto un intervento, cofinanziato dal Governo nazionale e dalla Regione Molise, per la realizzazione di una strada a mezza costa sul versante di Guardialfiera. Perché non ricominciare da lì, naturalmente con i protagonisti di oggi? Ci rendiamo conto delle difficoltà – concludono – ma siamo sicuri che la consapevolezza del pericolo sia troppo grande da parte di tutti, per non prendere provvedimenti seri in merito”.

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