Montecilfone/ Si chiede all’ente di appaltare immediatamente i lavori per la demolizione dell’impianto seriamente danneggiato dallo sciame sismico in basso Molise
MONTECILFONE. Lo sciame sismico in atto in basso Molise non dà tregua e continua a far paura. Gli sfollati della zona rossa di Montecilfone, quelli che dimoravano intorno al serbatoio, sono preoccupati e scoraggiati. Come è noto, nei giorni scorsi a seguito dell’ordinanza emessa Franco Pallotta relativa all’abbattimento della struttura, sono state sfollate circa 20 famiglie: una trentina di persone che hanno dovuto lasciare le loro case anche se agibili.
La comunità sfollata vive con il timore che un eventuale crollo del manufatto possa colpire le proprie abitazioni. Per questo insorge, a causa per il ritardo che la Regione impiega per appaltare il lavori di demolizione. Lo ha reso noto il sindaco, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini.
Nei giorni scorsi il commissario di Molise Acque S.p.A Massimo Pillarella aveva incaricato tempestivamente l’Ingegnere Giovanni Di Iorio, per la redazione del progetto di demolizione, ma la Regione Molise, proprietaria della struttura, “non considera il lavoro eseguito dal professionista, provocando una perdita di tempo che potrebbe essere fatale per un disastro e ulteriore disagio per gli sfollati, causando il conseguente danno al patrimonio edilizio, privato e pubblico, del paese capofila del sisma”.
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