Gli esercenti della zona criticano le scelte dell’amministrazione
ISERNIA. Associazione commercianti e artigiani del centro storico di Isernia sul piede di guerra nei confronti dell’amministrazione.
Delle ultime ore lo spostamento del mercato cittadino da piazza Andrea d’Isernia per l’organizzazione e il successivo svolgimento di una mostra canina prevista nell’ambito del Settembre Isernino, ma gli esercenti intravedono nella soluzione adottata un danno alle attività economiche della zona. Anche perché stessa sorte toccherà agli ambulanti e agli esercenti nel giorno di sabato prossimo, 8 settembre, quando per la concomitanza di un altro evento il mercato settimanale sarà ‘trasferito’ nella zona compresa tra Largo Maddalena e piazza Tullio Tedeschi.
“Il mercato di sabato 1 settembre – denunciano i commercianti con un comunicato – è stato spostato da piazza Andrea D’Isernia per fare cosa? Alle ore 14 la piazza era completamente vuota e questo, purtroppo, solo a danno delle attività del centro storico che, se l’amministrazione ancora non lo sapesse – incalzano i membri dell’associazione – sono state e sono tuttora, forse, l’unico mezzo tramite il quale si può ricavare qualcosa in più”.
Ma il ‘j’accuse’ non si ferma al singolo episodio e si spinge fino a lamentare la mancata rivitalizzazione della zona, sulla base di alcune proposte avanzate proprio dagli esercenti. Consiglio invocato da oltre un anno e mai tenutosi.
“Questo è solo un esempio – continua dunque la nota – ma potremo farne tanti altri che si sono verificati. Si predilige chiudere strade, spostare mercati senza trovare soluzioni alternative nel poter mediare e mettere insieme l’evento senza danneggiare le varie attività. Noi non diciamo nella maniera più assoluta di non fare più feste o eventi, anzi ben vengano. Ma devono essere organizzati in maniera giusta, in modo che non danneggino nessuno. Siamo stanchi di essere presi in giro o di non avere risposte.
Concludiamo dicendo – chiosa il comunicato – di voler avere risposte su questo e tanti altri argomenti, che tuttora sono ancora nel dimenticatoio come le proposte da noi presentate da più di un anno”.
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