Molise nella Zes Adriatica con la Puglia, le ragioni e gli obiettivi della scelta: Toma fa chiarezza

Il governatore spiega lo stato dell’arte sull’adesione alla zona economica speciale in via di costituzione da parte dei ‘vicini’ pugliesi


CAMPOBASSO. Prosegue l’iter per l’adesione del Molise alla ZES Adriatica, la Zona economica speciale in corso di istituzione da parte della Regione Puglia.
Questo con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle imprese locali, vecchie e nuove. E nel Molise il valore massimo di superficie da destinare a tale progetto è di 516 ettari.

A rendere noto lo stato dell’arte e a illustrare le ragioni della scelta è proprio il governatore Donato Toma che spiega: “Dopo l’approvazione della delibera di Giunta, c’è stato in via preliminare un confronto fra i dirigenti interessati delle due Regioni per pianificare l’operazione. La scorsa settimana ha avuto luogo a Roma, presso il Ministero per il Sud, un proficuo incontro tra le strutture competenti regionali e ministeriali, nel corso del quale sono stati chiariti molti aspetti tecnici in termini di definizione delle aree, tipologie degli incentivi, procedure amministrative più rapide per arrivare al Decreto del presidente del Consiglio dei ministri finalizzato al riconoscimento e all’attivazione operativa dello strumento”.
Incassati i fondamentali tecnici per partire, si apre ora la finestra politica, territoriale, sociale ed economica, che il presidente della Regione Molise, Donato Toma, attiverà a breve per chiudere il percorso.
“ZES come mezzo per attrarre investimenti, – prosegue il governatore – ridurre le burocrazie, accompagnare gli insediamenti, attivare ricchezze e lavoro, a cominciare dal Porto di Termoli. E’ altresì fondamentale stabilire un percorso di condivisione delle strategie che dovranno essere rispettose delle peculiarità e dell’indipendenza degli imprenditori locali e lavorare alla chiusura di pacchetti di opportunità in modo coordinato con gli altri strumenti, che in questi mesi sono stati aperti, in modo da provare ad ottimizzare i risultati”.

Quindi un chiarimento, anche sollecitato dagli industriali, sul motivo che ha indotto la Regione a privilegiare il rapporto con la Puglia, anziché con l’Abruzzo: “Con la Regione Puglia – ha concluso Toma – abbiamo, tra l’altro, un rapporto che si è consolidato negli anni per via dei numerosi progetti di cooperazione territoriale europea che ci vedono partecipare congiuntamente, tredici operativi e sette in corso di sottoscrizione, a fronte di un impegno economico di oltre 10 milioni di euro. Va anche considerata una naturale contiguità tra le due regioni, non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista turistico, storico e culturale e si deve tener conto, inoltre, che in Puglia sono situati porti strategici nel movimento europeo delle merci. Abbiamo ritenuto pertanto – conclude – che sussistano le migliori condizioni per chiedere alla Regione Puglia l’inclusione nella perimetrazione della ZES Adriatica”.

 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale https://www.facebook.com/groups/522762711406350/