Bando periferie, nuove speranze per Isernia e Campobasso

Federico (M5S): sarà garantita la possibilità di avviare le convenzioni per i progetti la cui realizzazione è prevista nel prossimo biennio, come per i capoluoghi molisani


ROMA. Importanti spiragli per i capoluoghi molisani, rientrati nel novero dei beneficiari dei fondi del bando periferie. Com’è noto, lo stop era arrivato a seguito dell’approvazione del cosiddetto ‘Decreto Milleproroghe’ al Senato lo scorso 7 agosto. Ad essere bloccata, nello specifico, la seconda tranche del Piano periferie istituito dai governi Renzi e Gentiloni, che prevedeva in totale 2,1 miliardi di finanziamenti dallo Stato e, come ricostruito dal Sole 24 ore, “con effetti potenziali calcolati in 3,9 miliardi di cofinanziamenti”. Le prime 24 convenzioni “erano state firmate il 6 marzo 2017, mentre le altre 96 a fine 2017. Proprio queste ultime sarebbero state bloccate, almeno fino al 2020. Con la previsione di dirottare i fondi risparmiati (140 milioni nel 2018, 320 nel 2019, 350 nel 2020 e 220 nel 2021) in un Fondo cassa che serva per favorire gli investimenti delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti.

antonio federicoDopo le proteste di tutti o quasi i sindaci d’Italia, arriva la buona notizia. Come riferisce il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Federico, “ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato i rappresentanti dell’Anci e i sindaci per avviare un percorso per giungere alla migliore soluzione possibile e nei tempi più rapidi. La soluzione prevista è quella di inserire nel primo decreto utile (successivo alla conversione del Milleproroghe) una norma che, di fatto, dia ai Comuni la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata“.

In sostanza, spiega ancora l’onorevole, “questo garantirà un’agevole prosecuzione dei progetti già esecutivi, fondamentali per mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi e investimenti, offrendo le risorse necessarie sulla base del reale stato di avanzamento dei progetti. In pratica i Comuni non dovranno utilizzare gli avanzi di amministrazione per poter procedere con i lavori“. Ma soprattutto “sarà garantita la possibilità di avviare quelle convenzioni per i progetti la cui realizzazione è prevista nel prossimo biennio, come ad esempio quelli di Campobasso e Isernia – queste le parole di Federico – Da questo punto di vista, dunque, il governo auspica una maggiore responsabilizzazione dei Comuni, chiamati a indicare le proprie priorità.  Ci sembra un primo, importante risultato visto che ha ricevuto il placet dei rappresentanti dei Comuni italiani”.

 

 

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