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Scuole, tutti al sicuro. D’Apollonio: “Non sono l’uomo cattivo che caccia via i bambini”

Il sindaco di Isernia replica alle accuse mosse nei suoi confronti per le scelte adottate: “Di fronte a un’operazione epocale il problema della muffa, che verrà comunque risolto, mi sembra irrilevante e pretestuoso”. Lunedì tutti in classe e per le sette classi dell’ex centro anziani spunta l’ipotesi San Lazzaro per evitare i doppi turni


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. “Un’operazione epocale”: così il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio ha definito il piano di redistribuzione della popolazione scolastica messo punto dal Comune per garantire a tutti scuole adeguate e a ‘prova di terremoto’. Questa mattina, nel giorno della ripresa delle lezioni, il primo cittadino insieme all’assessore all’Istruzione Sonia De Toma, ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione, ma anche per replicare alle accuse mosse nei suoi confronti per le scelte adottate.

“In altre realtà molisane le scuole hanno aperto regolarmente anche se ci sono problemi strutturali – ha esordito -. Noi invece lo abbiamo evitato, arrivando all’inizio del nuovo anno scolastico mettendo tutti in sicurezza. Era questo il nostro obiettivo ed è stato raggiunto. E’ chiaro che – ha poi aggiunto –  chiudendo due sedi storiche delle scuole medie puntando alla sicurezza per tutti, qualche disagio era inevitabile. Anche quello della muffa o del bagno non adeguato è sicuramente un problema – ha sottolineato riferendosi alle polemiche sull’ex centro anziani -, ma qui stiamo facendo un’operazione epocale. Ci stanno accusando, perché si è perso di vista l’obiettivo principale che è quello di mettere in sicurezza tutti. Noi ora possiamo dormire sogni tranquilli, perché i nostri figli hanno scuole sicure. Se poi il problema principale è spostare un bambino da San Leucio a San Lazzaro, a me francamente sembra irrilevante e pretestuoso. Chi vive a Isernia è fortunato perché può contare su una città a misura d’uomo. Ad ogni cosa va dato giusto peso.

L’obiettivo era quella di mettere tutti in sicurezza, il resto viene dopo. In realtà – ha quindi ricordato – è anche questa una situazione transitoria. Ci accusano di scarsa programmazione, ma non è così. Esiste una progettazione che prevede un miglioramento di tutte le infrastrutture scolastiche. C’è una programmazione capillare, le amministrazioni che verranno dopo di noi dovranno solo portare a compimento quanto già fatto e finanziato. Verranno realizzati nuovi plessi, ma le cose si fanno per gradi”.

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