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‘Bando periferie’, fronte comune per salvare 28 milioni. Battista: “Ora ci restituiscano il maltolto”

Lo ha detto il sindaco di Campobasso Antonio Battista, nella conferenza stampa alla quale è intervenuto anche il primo cittadino di Isernia Giacomo d’Apollonio. Con i fondi cancellati dal ‘Milleproroghe’, il Governo si è impegnato ad approvare un altro decreto, che ripristini i finanziamenti per i Comuni



CAMPOBASSO. “Se togliere dal Milleproroghe i fondi per il Bando per le periferie è stato ‘un furto con destrezza’, come ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro, adesso devono restituirci il maltolto”.

E’ quello che ha dichiarato il sindaco di Campobasso Antonio Battista, nella conferenza stampa convocata oggi a Palazzo San Giorgio, alla quale è intervenuto anche il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, che con l’amministrazione del capoluogo regionale sta portando avanti una battaglia comune, per salvare 28 milioni di euro. Somma destinata a riqualificare periferie a quartieri periferici a Campobasso (a cui erano stati destinati 18 milioni di euro) e Isernia (10 milioni di euro). In Municipio anche sindacati e associazioni degli imprenditori, schierati a sostegno della battaglia dei sindaci.

“Dobbiamo tenere alta l’attenzione e la tensione – ha detto Battista – visto che sul ‘Milleproroghe’  il Governo ha posto la fiducia il provvedimento è passato alla Camera così come era avvenuto al Senato, dove il progetto era stato ‘affossato’. Ad oggi, quindi, i fondi per il Bando periferie non ci sono. Il presidente dell’Anci Decaro ci ha invitati tuttavia ad avere ancora un atteggiamento di fiducia, perché con un accordo e una stretta di mano il Governo Conte si è impegnato ad approvare entro dieci giorni un decreto che rifinanzi i progetti”. 

“Speriamo di recuperare quanto è stato cancellato – ha aggiunto d’Apollonio – visto che questo finanziamento rappresentava per noi un’occasione unica. Con il sindaco di Campobasso siamo uniti in questa battaglia come sono uniti tanti sindaci, di vari colori politici. Il capoluogo regionale fa da battistrada per non creare un ingorgo a Roma, dove rappresenta anche Isernia”.

“Restiamo vigili e in prima linea per difendere un diritto sacrosanto”, ha affermato il presidente della Commissione urbanistica Lello Bucci, che ha evidenziato che sull’argomento è stata richiesta una seduta monotematica del Consiglio comunale di Campobasso, aperta alla partecipazione della delegazione parlamentare molisana, chiamata a difendere gli interessi del Molise.

E a salvare un provvedimento, come l’ha definito l’assessore all’Urbanistica Bibiana Chierchia, che rappresenta “il riscatto dei territori in Italia”.“Non si tratta certo di ‘disegnini su fogli di carta fatti da amici per gli amici’, come ha detto Matteo Salvini – ha chiuso l’assessore – visto che dietro questi disegnini c’è Renzo Piano, una delle menti pensanti del progetto”.

Carmen Sepede

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