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Molise Acque, Perrella tra i nomi di vertice: ma spuntano veti e smentite

Prime indiscrezioni sul candidato alla presidenza dell’Azienda speciale, ma da Palazzo Vitale non arrivano conferme: non si parlerà di nomine almeno fino alla prima settimana di ottobre. Attenzioni puntate solo su Sanità e riprogrammazione dei fondi europei


CAMPOBASSO. Le nomine possono attendere: questo il senso delle indiscrezioni filtrate da Palazzo Vitale alla luce del chiacchiericcio insistente sulle future designazioni ai vertici degli Enti regionali, sub regionali e delle Aziende direttamente riferibili alla Regione Molise.

Due i motivi del momentaneo stop: per la Giunta Toma, attualmente, sono prioritarie le soluzioni delle questioni Sanità e riprogrammazione dei fondi europei. Questioni rilevanti, non c’è dubbio. E tutto il “pacchetto nomine” negli Enti deve registrare – per forza di cose – uno slittamento, per lo meno di quindici giorni.

Non si fermano però le indiscrezioni, il mormorio che di solito accompagna questo momento della politica, quando occorre designare i vertici e, di contro, ogni partito o movimento – il cui contribuito al risultato finale, e cioè la vittoria elettorale, è certificato – tira l’acqua al proprio mulino.

Il primo chiacchiericcio arriva dalla Molise Acque, azienda speciale che alla luce delle modifiche imposte dalla normativa varata con la scorsa legislatura, la legge regionale 4/2017, ha assunto un ruolo ancor più rilevante nella gestione del patrimonio infrastrutturale delle reti idriche poiché è espressamente previsto che possa partecipare “all’eventuale costituzione con i Comuni di una società in house per la gestione del servizio idrico regionale, mediante partecipazione minoritaria di capitale non superiore al 49 per cento”.

Nell scorso mese di giugno, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale aveva riaperto i termini degli avvisi per le manifestazioni di disponibilità finalizzate all’elezione, da parte del Consiglio regionale, di due componenti del CdA della Molise Acque.

E sempre a giugno, anche da Palazzo Vitale era partita la caccia al candidato presidente del CdA con la pubblicazione dell’avviso alla manifestazione di interesse a ricoprire tale ruolo. Avviso i cui termini sono scaduti il 3 luglio scorso ma che, di fatto, non impedisce al Governatore di scegliere il futuro presidente al di fuori delle disponibilità inviate alla Regione entro i termini di legge.

E proprio fra questi, le voci di corridoio raccontano di un primo nome, già in circolazione: quello di Carlo Perrella, coordinatore regionale del Movimento nazionale sovranista – con a capo Gianni Alemanno – figlio d’arte e nominato, un paio di mesi fa, commissario liquidatore della Comunità Montana Matese e del Fortore molisano.

Forti venti contrari si sarebbero già alzati, soprattutto da due assessori di peso dell’Esecutivo Toma, intenzionati a far valere il risultato portato a sostegno della vittoria incassata ad aprile. L’ indiscrezione sull’autocandidatura di Carlo Perrella viene però smentita categoricamente e il ragionamento non è – almeno al momento – politico: di nomine non se ne sta parlando proprio, dicono da Palazzo Vitale. Gli argomenti in agenda sono, al momento, Sanità e riprogrammazione dei fondi europei.

Il “paradiso” deve attendere.

L.S.

 

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