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Milleproroghe e bando periferie, Venittelli: “Molise scippato”. Poi l’affondo contro i parlamentari locali

La dirigente dem attacca i deputati regionali: “Non hanno saputo difendere gli interessi di Campo e Isernia” e critica la trazione ‘nordista’ dell’attuale Governo


TERMOLI. L’approvazione del cosiddetto Milleproroghe rappresenterebbe uno scippo per il Molise. Di questo avviso si dice la dirigente dem Laura Venittelli che, con una nota al vetriolo, si scaglia contro il governo ‘giallo-verde’, ma soprattutto con i rappresentanti parlamentari della regione per aver “abbandonato al proprio destino Campobasso e Isernia” e, dunque, per “non aver saputo difendere gli interessi dei cittadini”.

“Il Governo Conte e la deriva Nordista guidata dalla Lega – afferma la presidente dell’assemblea regionale dem – hanno mostrato il loro vero volto. La scomparsa dei fondi destinati al recupero delle periferie di città disagiate impedirà importanti programmi di riqualificazione urbana, ossia impedirà di migliorare la vivibilità e di aumentare la qualità della vita nelle zone a cui è stata rapinata questa dote. Di rapina si tratta, rapina politica, poiché sono soldi che saranno dirottati su enti locali che non ne necessitavano affatto nel meccanismo di perequazione e sussidiarietà.

Quel che fa maggiore specie e che desta stupore – affonda la Venittelli – è come mai un Movimento come i 5 Stelle, che al Sud trae forza vitale elettorale, si renda complice di uno scippo al territorio. Non possiamo che protestare contro le opportunità che perderanno i nostri due capoluoghi Campobasso e Isernia”.
Inoltre, spiega la dirigente piddina, “il governo non ha deciso di sbloccare gli avanzi. Ha dovuto farlo in attuazione della sentenza della Corte costituzionale. Usare i fondi del bando periferie per finanziare lo sblocco degli avanzi significa togliere trasferimenti agli enti locali per utilizzare loro soldi che sono già nella propria disponibilità. Quindi le due questioni non possono essere messe assieme. Rispetto al finanziamento dei progetti (96) che sono saltati, c’è solo una fumosa promessa del governo, così poco credibile che l’Anci ha interrotto ogni rapporto istituzionale con l’esecutivo.

Le risorse che vengono reindirizzate verso i Comuni con avanzo di amministrazione costituiscono solo una ridotta frazione di quanto già previsto nella passata legislatura con la riforma del patto di stabilità e rappresentano, sicuramente, un vero e proprio scippo per il nostro Molise ed a favore dei comuni delle regioni Leghiste del Nord Italia (i Comuni in avanzo di amministrazione sono, per i dati Anci, situati per l’89% al Nord).
Tali somme – incalza l’ex deputata – non potranno con certezza essere utilizzate nell’anno in corso, non essendo prevista oltretutto nessuna norma attuativa, mentre sono stati bloccati interventi che avrebbero consentito di effettuare investimenti pubblici in tempi rapidissimi, con conseguente aumento sulla domanda aggregata”.

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