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Facciolla ‘versus’ Carriero: “Non mi hanno fermato né ‘Le iene’ né la Procura, figuriamoci lei”

La vicepresidente dell’assemblea regionale del Pd ‘chiama’, l’ex vicepresidente della Giunta risponde a muso duro: “Carriero chi? La stessa persona che si è candidata con un altro partito senza chiedere nemmeno l’autorizzazione?”


CAMPOBASSO. L’assemblea regionale del Partito democratico si avvicina, il ‘solito’ e ormai anacronistico clima da resa dei conti è dietro l’angolo. Si cominciano a mettere paletti, come prassi consolidata a dispetto di una  ‘rivoluzione’ politica che in molti sembra non abbiano proprio capito.

Niente da fare: il Pd – o meglio una parte – non riesce ad uscire da questo circolo vizioso del ‘tutti contro tutti’ continuando a ragionare con schemi ormai lontani anni luce dall’onda che ha spazzato via velleità e sogni di rimonta.  Ad aprire le danze ci ha pensato Costanza Carriero, storicamente e criticamente nel Pd molisano, che nell’imminenza dell’assemblea, che si terrà lunedì prossimo ad Isernia (in via Berta, presso il palazzo della Provincia, dalle 17), rimarca alcune necessità del partito (leggi qui la sua nota politica, ndr).

“Incognite sul chi, con chi e con quale idea di partito – attacca subito Carriero – e poi, congresso sì oppure no? A quali condizioni e con quali regole? E soprattutto, è opportuno e utile celebrare prima quelli regionali e poi quello nazionale o sarebbe meglio il contrario?”

Certo, non ci vuole la zingara per capire che la fase che si apre è delicatissima; in Molise ci sono scadenze elettorali rilevanti che possono far ripartire – o finire di affossare – il Pd dopo la ‘catastrofe’ che lo ha travolto sia a livello regionale che nazionale. Si rinnovano le amministrazioni comunali di Campobasso, Termoli e Campomarino, zona d’azione politica della Carriero tra l’altro. Particolare non di poco conto.

I suoi mille dubbi si materializzano alla fine della sua lunga nota stampa quando scrive, in qualità di vicepresidente dell’assemblea regionale del Pd Molise: “Le regole in questo contesto sono fondamentali, come lo è nominare nella Commissione congressuale non i soliti yes man or woman, ma gente che ha voglia di celebrare un congresso vero e non inquinato. Poi se vogliamo dare uno sguardo al candidato modello come segretario, mi sembra che la prima regola di buon senso che debba essere seguita è quella della collegialità nelle scelte, della correttezza di comportamento, della non assunzione di doppi ruoli e senza mischiare quello di eletto nelle istituzioni, grandi o piccole indifferentemente, con quella di capo politico del Pd. Recentemente – continua Carriero – abbiamo già avuto dimostrazione che non è un abbinamento vincente né quello di fare scelte politiche senza collegialità e condivisione con le varie anime del partito, né quello di eleggere un segretario già a sua volta eletto nelle istituzioni. Ce la faremo a fare un congresso basato su idee politiche progressiste e non personalistiche, sulla collegialità delle scelte (con il dovuto e auspicabile confronto mancato in questi anni) e non fatte d’imperio e senza la promiscuità dei ruoli tra eletti e capo politico regionale?”.

Il ‘convitato di pietra’ potrebbe essere uno solo. Dando per scontata la non ricandidatura di Micaela Fanelli, il primo nome che viene in mente – considerata la consistenza numerica degli eletti Pd nelle amministrazioni, prima fra tutte la Regione – è quello di Vittorino Facciolla: pezzo forte della Giunta Frattura, uno dei due eletti in Consiglio regionale con il Partito democratico, che non ha fatto mistero di voler essere l’uomo della svolta del Pd Molise e che, in quanto a carattere, non le manda mai a dire.

Ed infatti anche questa volta è così. “Carriero chi? La stessa persona che si è candidata con un altro partito senza chiedere l’autorizzazione? La stessa che dovrebbe essere espulsa dal Pd? La questione è semplice – spiega – io sono fautore di una candidatura unitaria, forte. Il partito ha bisogno, oggi più che mai, di essere riconoscibile. E poi, il segretario regionale lo sceglieranno i cittadini, non i dirigenti che continuano a parlare tra di loro. Sia chiaro, io non farò mai alcuna riunione con i maggiorenti del partito, non mi presterò alle solite liturgie! Non mi hanno fermato ‘Le Iene’ e la Procura della Repubblica, figuriamoci se potrà farlo la Carriero!”.

Chiaro. Anzi chiarissimo. Se Costanza Carriero apre le danze, Vittorino Facciolla sta già ballando.

ellesse

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