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Nomine al Corecom, il Movimento 5 Stelle interesserà l’Agcom

I portavoce rimarcano la differenza: “Nomine tecnicamente legittime ma moralmente, e anche logicamente, fuori luogo. Noi gli unici a proporre un giornalista per il CdA”.


CAMPOBASSO. Sulla nuova composizione del Corecom l’attenzione resta altissima. Quelle nomine non sono state affatto digerite e il Movimento 5 Stelle, attraverso la sua delegazione parlamentare, interesserà l’Agcom.

Lo avevano specificato giorni fa, nel corso della conferenza stampa che aveva ad oggetto la restituzione delle ‘eccedenze’ dello stipendio: il nome che i 5 Stelle avevano indicato per il Corecom era quello di Giovanni Mancinone, giornalista professionista che ha lavorato nel mondo della carta stampata e della televisione.

“E siamo stati i soli, l’unica forza politica ad indicare un giornalista come componete del Comitato regionale per le Comunicazioni, l’organo che, tra le altre cose, monitora la par condicio dell’informazione molisana. Tuttavia – spiegano in una nota i portavoce del Movimento – le logiche della vecchia politica hanno prevalso e la spartizione delle poltrone ha bocciato la presenza di addetti ai lavori al Corecom. Per carità, una nomina tecnicamente legittima, ma moralmente, e anche logicamente, fuori luogo. Insomma, noi avevamo indicato Giovanni Mancinone un professionista, un uomo interno alla categoria, per giunta evidentemente non vicino al MoVimento. Gli altri, tutti gli altri, non hanno voluto giornalisti. L’Assostampa Molise, denunciando questo scempio, ha specificato la differenza tra la nostra indicazione e quella di tutte le altre forze politiche. Il sindacato dei giornalisti ha elogiato pubblicamente le nostre scelte: una risposta a chi (anche nel mondo dell’informazione locale) vede a torto nel MoVimento 5 Stelle un nemico. Certo, la presenza di giornalisti all’interno del Corecom (come abbiamo visto nei mesi scorsi) non basta a garantire che l’organo lavori nel rispetto delle proprie prerogative, ma la riteniamo una cosa basilare. Per tutto questo, la nostra delegazione parlamentare interesserà l’Agcom della questione”.

Sulle nomine il Movimento 5 Stelle ha una visione differente. Ha partecipato alle designazioni, per la prima volta, e lo farà con quelle che riguarderanno Molise Acque e Arsap il prossimo 15 ottobre nel corso del Consiglio regionale, in forza del consenso che ha portato a Palazzo D’Aimmo ben sei portavoce. Non essere presenti negli enti regionali, subregionali e aziende speciali avrebbe significato – lo hanno ammesso – “lavarsene le mani”, non consentire ai cittadini che li hanno eletti di partecipare alle scelte attraverso i propri rappresentanti.

“I cittadini molisani hanno riposto in noi tanta fiducia e noi siamo tenuti a ricambiarli (anche) partecipando alla scelta delle persone giuste in ruoli importanti. È un modo per garantire trasparenza, per incidere positivamente nelle attività, per controllare l’operato degli altri e per arginare possibili storture” rimarcano ancora i portavoce che specificano che un’altra differenza consiste nel proporre personalità e professionalità adeguate al ruolo per il quale vengono designate e che non siano state candidate, in nessuna competizione elettorale dalla più piccola alla più grande, con il Movimento.

“ I fatti dicono che molte nomine hanno leso il principio di rappresentatività delle minoranze – concludono – che impone (o imporrebbe) di tenere in debita considerazione la rappresentanza di tutte le forze politiche, a maggior ragione di quelle che hanno avuto una investitura dai cittadini. Ora attendiamo che la discussione sulle nomine dell’azienda speciale regionale Molise Acque arrivino in Consiglio come previsto per statuto. Anche in quel caso daremo battaglia affinché la lottizzazione senza senso abbia fine”.

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