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L’Europa dei cittadini, presentate le proposte per il rilancio delle aree interne

Nel seminario nazionale che si è svolto a Campobasso, organizzato dall’Anci


CAMPOBASSO. Riportare le aree interne al centro dell’agenda della politica regionale, nazionale e soprattutto europea, individuando risorse e strumenti adeguati a fermare lo spopolamento e rilanciare i territori periferici dell’Italia e dell’Unione.

Se ne è parlato a Campobasso nel seminario ‘L’Europa dei cittadini. 10 proposte sulle Aree Interne’, nel corso del quale l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha presentato l’Agenda delle aree interne: interventi finalizzati a potenziare la dotazione di infrastrutture necessarie per l’erogazione dei servizi fondamentali di cittadinanza (salute, istruzione, mobilità) e lo sviluppo di nuova occupazione.

Un incontro di carattere nazionale, il primo di una serie che porterà Anci a presentare le sue proposte anche in Europa, al quale hanno partecipato numerosi esponenti politici, istituzionali e del partenariato sociale, dove è stato anche illustrato lo studio Ifel, che prevede un regime di defiscalizzazione per le attività economiche delle aree interne.

Per superare gli squilibri territoriali, c’è necessità di essere molto concreti nelle azioni e altrettanto puntuali nelle proposte, ha affermato in apertura dei lavori Micaela Fanelli, consigliere regionale del Molise e membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles. Un appello raccolto nei saluti istituzionali dal governatore Donato Toma, dal presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, dal sindaco di Campobasso Antonio Battista e dal Presidente di Anci Molise Pompilio Sciulli, nel sottolineare la necessità di cementare la rete istituzionale dei soggetti

I dieci punti oggetto dell’Agenda sono stati illustrati da Francesco Monaco, Responsabile Anci Area Mezzogiorno e Politiche per la coesione territoriale e vanno dall’attuazione della strategia nazionale aree interne a una politica di investimenti nazionali, dalla tutela del territorio all’istituzione delle Zer, le zone economiche rurali. Senza dimenticare il rifinanziamento delle legge sui piccoli comuni e il ricambio generazionale nelle locali per rispondere alle sfide di cambiamento delle ‘aree intern e migliorare la capacità di progettazione locale.

Argomenti sui quali si è sviluppata la discussione, coordinata dal responsabile della Comunicazione Anci Danilo Moriero e dal direttore della rivista ‘il Bene Comune’ Antonio Ruggeri, nella quale sono intervenuti Alessandra Bonfanti, responsabile Piccola Grande Italia-Legambiente; in video conferenza Enrico Borghi, deputato del Partito Democratico; Massimo Castelli, coordinatore Piccoli comuni Anci; Davide Marino, Centro Aria Università del Molise; Paolo Prosperini, coordinatore della presidenza del Consiglio dei Ministri nel comitato interministeriale per la ‘Strategia aree interne’ e il deputato della Lega Matteo Bianchi, delegato Anci per le Aree Interne, che ha annunciato lo stanziamento di 30 milioni annui da parte del Governo nel Documento di Economia e Finanza per la Snai.

A concludere i lavori Andrea Cozzolino, europarlamentare e vice presidente della Commissione Sviluppo regionale del Parlamento Europeo, che ha raccolto la proposta di Anci di destinare il 10% delle risorse per i territori e dedicare almeno il 4% del nuovo fondo alle aree interne.

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