Sanità e incompatibilità, Toma rilancia: “Saremo controllori inflessibili”

toma4

Il presidente della Regione commenta la norma che sancisce l’incompatibilità tra commissario ad acta e governatore. “Privati della sacrosanta facoltà di tutelare il diritto alla salute. Ne prendiamo atto”.  In campo anche la flebile speranza che il Presidente della Repubblica possa stralciarla, così come è avvenuto con il Decreto Genova


CAMPOBASSO. Non è indolore, per il presidente Toma,  la consapevolezza che ormai il destino della sanità sarà nelle mani di un commissario tecnico ed esterno. Ma c’è ancora un filo di speranza, come lui stesso ammette: l’articolo che ha sancito, ieri sera, l’incompatibilità tra i ruoli di commissario e Presidente della Regione potrebbe pure venire stralciato dal Presidente della Repubblica. Così come è avvenuto al ‘primo tentativo’, quello contenuto nel Decreto Genova.

Il presidente Toma non potrà essere commissario ad acta della Sanità del Molise, come è ormai noto, per gli ‘effetti collaterali’ della norma che, come più volte dichiarato dai vertici del Movimento 5 Stelle, avrebbe dovuto colpire in primis De Luca (governatore della Campania e commissario, il quota Pd) e Zingaretti (governatore del Lazio, commissario e anche lui in quota Pd).

Certo, entrambi hanno dichiarato che in breve tempo le Regioni che guidano saranno ‘fuori al tunnel’ del Piano di rientro dal debito sanitario. Ma, la’ falce 5 Stelle’ ha colpito in pieno loro e anche Toma, che guida un esecutivo di centrodestra con la Lega degnamente rappresentata in Giunta e in Consiglio.

“Qualche giorno fa, – spiega il presidente della Regione, Donato Toma – avevamo scoperto per primi l’intenzione del Governo di riprovare, per la seconda volta, ad inserire in un decreto legge – prima in quello ‘emergenze’, ora in quello ‘fiscale’ – l’incompatibilità tra la carica di presidente di Regione e quella di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario. Avevamo con forza ribadito contrarietà e stupore verso una norma che va sostanzialmente contro il Molise, visto che altri territori non subiranno conseguenze significative”.

Il discorso è chiaro. “Il presidente della Regione – continua Toma – sempreché anche questa volta la norma sull’incompatibilità non venga stralciata dal Capo dello Stato, viene privato della facoltà di tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei molisani, che lo hanno democraticamente eletto. Ne prendiamo atto”.

Quali quindi le azioni da intraprendere? “Non alzeremo barricate contro il nuovo commissario – spiega ancora – ma saremo controllori inflessibili. Sulla salute non si scherza, né si può pensare di bypassare la volontà dei territori a forza di decreti legge che ignorano il voto dei molisani e le chiare prese di posizione del Consiglio regionale del Molise e della Conferenza delle regioni. Una brutta pagina per l’autonomia delle regioni e per la democrazia del Paese».

E politicamente, cosa accadrà? Come già riferito, nei giorni scorsi, la maggioranza potrebbe richiedere al governatore Toma una verifica politica. E lo stesso potrebbe accadere in Giunta dove la Lega è rappresentata dall’assessore Mazzuto, ultimamente al centro di numerosi attacchi che hanno avuto, come conseguenza, abbandoni e dure prese di posizione all’interno della Lega.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale