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Drone salva-vita, in anteprima mondiale il decollo da una struttura ospedaliera

ABzero, degli isernini Andrea Cannas e Giuseppe Tortora, volerà domani dall’ospedale di Pontedera in provincia di Pisa. La rivoluzione in ambito sanitario è appena iniziata


ISERNIA. Nei giorni scorsi il drone salva-vita è decollato per un primo volo dimostrativo, nell’ambito dell’Internet Festival, dedicato al futuro e all’innovazione, di scena a Pisa.
Una prova tecnica, propedeutica ai successivi voli, completamente automatizzati, da svolgere invece per le strutture ospedaliere.

Ed ora ci siamo: domani 21 ottobre, il drone trasporta sangue, ideato e realizzato dagli isernini Andrea Cannas (architetto) e Giuseppe Tortora (ingegnere), della società ABzero, effettuerà il primo volo automatico, azionato da personale medico, partendo dall’ospedale ‘Felice Lotti’ di Pontedera, in provincia di Pisa.

Si tratta di un’anteprima mondiale che potrà essere seguita in diretta sul sito http://www.abzero.it/primamonadiale/
ABzero – si ricorda – è il progetto che si è aggiudicato il premio di 50mila euro, messo in palio da Axa, con il concorso #NatiPer. Pensata per migliorare la società del futuro, l’iniziativa si è concretizzata attraverso la selezione di progetti innovativi ai quali offrire strumenti e formazione.E il drone salva-vita, frutto di un mix tra tecnologia e innovazione, ha davvero convinto tutti.

Abzero-X è stato realizzato per consentire l’approvvigionamento, il trasporto e lo spostamento in emergenza di sangue, emoderivati, medicinali o attrezzature tra strutture sanitarie 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, sul corto e medio raggio (fino a 40 km). Un drone completamente automatizzato nel decollo, nella percorrenza e nell’atterraggio, che trasporta una capsula intelligente in fibra di carbonio, ossia in grado di soddisfare tutti i requisiti di temperatura necessari alla corretta conservazione del sangue trasportato al suo interno. Tutte le operazioni si controlleranno agevolmente da un’app. Una vera e propria cabina di regia, la capsula potrà contenere fino a 15 sacche di sangue, gestirà la fase di volo, monitorerà i dati relativi al materiale trasportato e comunicherà costantemente con la sala di controllo.

Il progetto, nato lo scorso anno, è diventato concreto. Numerosi ospedali italiani si sono detti interessati ad avviare la sperimentazione. Oltre a Pontedera, ci sono gli ospedali di Pisa e Portoferraio, i principali ospedali di Piacenza, Bari, Isernia e una struttura privata milanese.

 

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