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Ruta e il sogno di chiudere con la politica. Ma dopo la fascia tricolore

Domani il coordinamento regionale del Pd di nuovo in riunione: si lavora a una candidatura unitaria per la segreteria regionale ma, al momento, l’unico nome certo è ancora quello di Vittorino Facciolla. Veneziale, salvo ripensamenti,  avrebbe abbandonato l’idea come pure Nicola Messere. L’ex senatore invece potrebbe decidere di diventare competitor del suo grande amico, l’attuale sindaco Battista


CAMPOBASSO. Se si potesse azzardare un detto, quello più calzante sarebbe ‘ha sette vite come i gatti’.

Politicamente parlando, sia chiaro, le sette vite di Roberto Ruta sono arrivate al giro di boa. E quindi potrebbe tentare di concretizzare il suo sogno, che condivide con un altro higlander nostrano della politica, big Gino Di Bartolomeo. Chiudere con la politica rivestendo il ruolo di sindaco della propria città.

L’ex senatore azzurro ci è riuscito una volta e non è detto che non ricapiti ancora. L’ex senatore rosso sarebbe tentato di provarci questa volta.

Un solo ostacolo e nemmeno tanto sormontabile: l’attuale primo cittadino, l’amico Antonio Battista. Il sogno di Roberto Ruta potrebbe infrangersi di fronte al politically correct, visto che l’attuale primo cittadino è intenzionato a ricandidarsi alle prossime elezioni comunali di maggio.

La strada, per Battista, non è di certo in discesa: complici il quadro politico nazionale e regionale, le imminenti elezioni alla Provincia, di cui è presidente, che potrebbero consegnargli un Consiglio di segno politico decisamente contrario (anche se la batosta potrebbe essere meno pesante delle previsioni posto il metodo con il quale si votano i consiglieri e quindi il ruolo dei Comuni più grandi che, al momento, sono tutti di centrosinistra) e il quadro regionale con un governo di centrodestra al quale una decina fra attuali esponenti della sua maggioranza stanno guardando con rinnovato interesse.

Ma il sindaco va dritto per la sua strada, anzi rilancia. Potrebbe evitare le Primarie visto che, per gli uscenti, si è stabilita la regola dell’automatica ricandidatura. Ma lui insiste. Facciamole, dice. Vuole essere il candidato della coalizione, anzi la vuole allargare a quei pezzi di centrosinistra che, nel recente passato, hanno preso altre strade. E, a ben guardare, l’idea di spingere per le Primarie potrebbe essere il metodo meno doloroso per riprovare al Comune senza per questo dover ‘litigare’ con l’amico Ruta. Una volta scesi nell’agone politico, per entrambi si aprirebbe una vera e propria campagna elettorale e, a quel punto, che vinca il migliore.

Roberto Ruta, politicamente parlando, non sarebbe molto amato dalla sua città. Certo, può contare su uno ‘zoccolo duro’ che però comincia a mostrare il segno del tempo che passa. Le elezioni regionali dello scorso aprile, con tutto quello che è accaduto prima dell’individuazione del candidato presidente e che hanno consegnato – nuovamente – a  Ruta il ruolo di  ‘grande manovratore’, hanno evidenziato un risultato ben al di sotto delle aspettative.

“E’ fuori dai giochi”, si mormora nei ragionamenti politici che ora sono più serrati, complice la vicina presentazione delle candidature per il futuro segretario regionale del Partito democratico. E proprio in questo momento politico importante per il partito, l’ex senatore starebbe cominciando una serie di ‘consultazioni personali’ tese a verificare il suo ‘peso politico’ per decidere, poi, che strada percorrere.

Ma su questo terreno, l’avversario più certo (e al momento unico) è Vittorino Facciolla, ex vicepresidente della Giunta Frattura, ex assessore regionale e attuale consigliere regionale.

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