L’imprevisto si è verificato mentre si stava provando a sistemare l’attaccapanni sulla parete di una delle aule delle elementari del nuovo plesso di San Leucio. De Toma: nessuna responsabilità del Comune
ISERNIA. Volevano solo sistemare un attaccapanni per consentire ai piccoli alunni di tenere in ordine cappottini e giubbotti. Ma a volte gli imprevisti sono davvero dietro l’angolo. Non si è tenuto conto del fatto che la parete scelta per sistemare i nuovi arredi era una di quelle attraversate dalla tubatura dell’acqua, procedendo forse senza dotarsi della planimetria.
E così è bastato piantare un chiodo – non è dato sapere da chi, ma di certo non si tratta degli operai della ditta titolare dell’appalto dell’edificio – per provocare l’allagamento dell’aula e di quelle adiacenti. Scenario dell’episodio le elementari del nuovo polo scolastico di via Umbria, dove si stanno appunto ultimando gli interventi di sistemazione degli arredi delle classi. Cose che capitano purtroppo e ora, al posto dell’attaccapanni, c’è un vistoso ‘buco’ sulla parete completamente intrisa di acqua. Non la sola, visto che anche altre mura sono state intaccate dall’allagamento.
Al momento, stando a quanto si è appreso, non sono ancora cominciati i lavori di ripristino. Come intervento ‘tampone’ si è provveduto a chiudere la conduttura che porta acqua ai termosifoni che, per ora, non sono ancora entrati in funzione. La speranza naturalmente è che ci si attivi al più presto per risolvere il problema, visto che la brutta stagione incombe e nel giro di poco tempo sarà necessario accendere i riscaldamenti nella scuola.
Contattata sull’argomento, l’assessore all’Istruzione di Palazzo San Francesco, Sonia De Toma, ha spiegato che “il Comune ha terminato i propri lavori all’interno della scuola, salvo offrire supporto con i propri operai per il trasferimento delle lavagne Lim dall’Andrea d’Isernia”. Dunque, non avrebbe alcuna responsabilità in questo increscioso episodio.
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