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Ristrutturazioni, in arrivo la norma che finanzia i lavori

Il presidente della Regione, Donato Toma, e il capogruppo di Forza Italia, Nico Romagnuolo, hanno presentato la proposta di legge che finanzia i lavori di miglioramento sismico, l’adeguamento degli impianti e l’efficientamento energetico. 


CAMPOBASSO. Un accordo, siglato nel periodo della campagna elettorale in un luogo ben preciso. Il corso di Termoli. Lì si incontrarono Nico Romagnuolo, attuale capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e quello che sarebbe diventato il futuro presidente della Regione, Donato Toma.

E quell’accordo, che avrebbe dovuto dare al Molise uno shock finanziario, è diventato una proposta di legge scritta a quattro mani e presentata solo sei mesi dopo l’insediamento. L’hanno illustrata insieme, questa mattina, nella saletta di Palazzo D’Aimmo, quasi a voler rimarcare quell’accordo preso, quella promessa fatta e mantenuta.

“Incentivi per il recupero e l’adeguamento del patrimonio immobiliare della regione Molise”, si chiama così la proposta che adesso è pronta per seguire il suo iter, la Terza Commissione prima e poi il Consiglio regionale per l’approvazione.

Un testo che si occupa e si preoccupa del patrimonio immobiliare in maniera preventiva, “senza dover ricorrere ad una emergenza o ad una calamità naturale” spiega subito il consigliere Romagnuolo che, nella sua carriera politica, ha conosciuto bene le criticità di un terremoto, ad esempio, essendo stato sub commissario per il sisma del 2002 accanto al presidente-commissario Michele Iorio.

Si tratta, in sostanza, di una forma di sostegno economico a quei cittadini che intendano mettere in sicurezza la propria abitazione, che vogliano renderla efficiente sotto il profilo del miglioramento energetico, che vogliano adeguare il proprio sistema di impianti (termici, elettrici e idraulici).

Una legge pensata anche a quelle microimprese artigiane che faticano a reggere il ritmo della crisi: da un lato i proprietari di immobili che possono contare su un contributo economico pari al 25% dell’investimento totale (ma che non dovrà superare i 24mila euro) e dall’altro le piccole imprese che potranno essere risollevate da questo periodo così buio, come del resto certificato anche dall’Ance che ha parlato proprio in questi giorni di circa 5000 posti di lavoro persi.

Unici vincoli per poter accedere al contributo della Regione sono l’ISEE non superiore ai 50mila euro e una rendita catastale dell’immobile (rivalutata) non superiore agli 80mila euro.

“In sei mesi di amministrazione regionale – spiega ancora il consigliere Nico Romagnuolo – questo provvedimento va ad affiancarsi a quello per l’albergo diffuso, la microricettività che ha una base economica di 20 milioni di euro”.

Il presidente della Regione, Donato Toma, specifica ulteriormente che “la norma per l’albergo diffuso, il turismo rurale, gli affittacamere e la microricettività è destinata agli imprenditori: dei 20 milioni stanziati, 16 andranno a loro e 4 ai Comuni per le opere infrastrutturali necessarie. Per questa proposta di legge, invece, destinata a tutti i cittadini in possesso dei requisiti, i benefici saranno validi a partire dal 2019, quindi fra qualche mese, per un motivo tecnico: il bilancio preventivo che abbiamo trovato al nostro insediamento è in scadenza e abbiamo troppo poco tempo per emendarlo e rendere concreta la norma immediatamente”. La dotazione finanziaria è stata già quantificata: un milione di euro per il 2019, 1,5 per il 2020 e 2 milioni per il 2021.

Del resto mancano solo due mesi, il tempo tecnico per approvare la legge e pubblicarla sul Bollettino.

Una norma pensata per essere comprensibile e agevole, per prevenire i rischi derivanti da edifici vetusti e non in sicurezza, in considerazione della classificazione sismica nella quale il Molise – e la popolazione lo sa bene – ricade. La norma regionale è cumulabile con le misure pensate a livello centrale ma non potrà essere applicata a chi ha già usufruito di contributi per il miglioramento sismico. Sono esclusi anche i cittadini residenti nell’area colpita dal terremoto dell’agosto scorso per i quali ci sono – e ci saranno – altre forme di contribuzione e di sgravi.

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