Fuoco incrociato per d’Apollonio, alle prese con la gestione degli equilibri politici in assise. I Popolari, pronti ad accogliere nuovi consiglieri, sembrano chiedere un posto nell’esecutivo, mentre il gruppo di ‘Isernia migliore’ apre al dialogo (guarda la videointerviste)
ISERNIA. Anche se rimandata alle prossime riunioni del Consiglio comunale, la discussione a palazzo San Francesco circa le rimescolanze di maggioranza e opposizione non è passata sottotraccia.
E se il capogruppo di ‘Isernia migliore’ Andrea Galasso si è mostrato collaborativo con l’amministrazione, nonostante la sua formazione sieda tra i banchi dell’opposizione, l’esponente dei Popolari Gianni Fantozzi, ben saldo nella maggioranza, è apparso alquanto determinato a far sentire la voce del suo gruppo, oltre la pacatezza dei toni. Il suo, un sibillino avvertimento al sindaco Giacomo d’Apollonio.
Ma andiamo per gradi. Il consigliere Galasso, che nelle scorse settimane era apparso un po’ provocatorio verso il primo cittadino, invocando a mezzo stampa finanche una ‘telefonata’, ha spiegato che il suo era un modo per dirsi aperto al dialogo. E ha lanciato così nuovi segnali distensivi: “C’è sempre qualcuno – ha affermato – che si avvicina al nostro progetto (quello di Isernia migliore, che ormai in assise conta sei elementi, ndr) basato su un’idea di nuovo sistema di gestione della macchina amministrativa e soprattutto che va oltre le guerre intestine tra Guelfi e Ghibellini. Queste guerre ci dovranno abbandonare per il bene della città, per far sì che la stessa abbia il rispetto che merita.
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“Noi non abbiamo l’ambizione del riconoscimento in giunta – ha puntualizzato ancora Galasso – come il vecchio metodo politico avrebbe previsto in caso di inclusione di altri consiglieri comunali. Noi abbiamo l’intenzione di organizzare qualcosa per la nostra città, che possa dare un valore aggiunto, magari in termini di programmazione. Voteremo i provvedimenti per la loro sostanza. E siamo aperti al dialogo – ha concluso – per evitare l’ennesimo commissariamento che non servirebbe a nessuno”.
A fargli da contraltare il consigliere dei Popolari Gianni Fantozzi, che tra le righe sembra invece voler rivendicare un posto al sole, per il proprio gruppo, nell’esecutivo. Questi, annunciando peraltro che i Popolari si preparano ad accogliere altri due consiglieri, non ha esplicitato alcuna richiesta, ma ha lasciato la facoltà al ‘buon intenditore’ di trarre le conclusioni del caso.
“Il nostro gruppo è tra i più consistenti, ma abbiamo sempre detto che non eravamo in cerca di posti perché vogliamo essere vicino all’amministrazione. Ovviamente – ha avvisato velatamente Fantozzi – l’amministrazione deve tener conto del peso politico e programmatico che abbiamo”.
Di qui l’osservazione: “Noi non abbiamo pretese e vogliamo che l’amministrazione vada avanti – ha continuato l’esponente dei Popolari – anche se, in termini numerici, ci sono gruppi rappresentati in assise da cinque consiglieri che hanno tre assessori, più sindaco e vice, e gruppi di sei che hanno 3 assessori e un presidente del Consiglio. Noi al momento siamo cinque ma – l’anticipazione – diventeremo sette”.
Poi, un passaggio sul governatore Donato Toma e sull’auspicio che possa essere l’uomo giusto, sotto la cui egida riunire il centrodestra. “Toma, al momento, sta lavorando bene – ha chiosato Fantozzi – e sta dimostrando di avere attenzione per la provincia di Isernia. Chiaramente saremmo felici se si riuscisse a riunire il centrodestra”.
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