Vitalizi, il Pd propone il taglio e Federico commenta: “Ora fanno i primi della classe”

Facciolla e Fanelli presentano la proposta di legge ma il Partito democratico, nella scorsa legislatura, non ha mai ‘agevolato’ l’iter della normativa presentata dai 5 Stelle nel settembre del 2014: una pdl mai calendarizzata, mai arrivata nemmeno in Commissione.


CAMPOBASSO. Con una mossa a sorpresa il Pd Molise cerca di appropriarsi, in zona Cesarini, di un argomento che è appannaggio da sempre del Movimento 5 Stelle. Il taglio dei vitalizi.

La cornice è ormai disegnata: c’è il ‘famigerato’ articolo 75 della Finanziaria che obbliga le Regioni, pena il mancato trasferimento dell’80% delle risorse, ad adeguarsi al dettato normativo entro 4 mesi dall’entrata in vigore della legge.

Il dispositivo recita così: a decorrere dal 2019 una quota dell’80% dei trasferimenti in favore delle Regioni (esclusi quelli destinati alla Sanità, alle politiche sociali, alla non autosufficienza e ai trasporti) è erogata a condizione che entro 4 mesi dall’entrata in vigore della legge si rideterminino la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro abbiano ricoperto i ruoli di presidente della regione, assessori regionali e consiglieri regionali; tale rideterminazione sarà definita secondo il metodo del trattamento contribuitivo.

La strada è tracciata, il destino è segnato e il Partito democratico, con una mossa a sorpresa, presenta una proposta di legge, la numero 24, dal titolo “Riduzione dei vitalizi regionali. Estensione del sistema previdenziale contributivo dei Consiglieri regionali. Destinazione dei risparmi per il finanziamento della riduzione dei costi della Sanità (ticket e superticket)”.

La proposta Facciolla-Fanelli prevede, come si evidenzia nella relazione di presentazione del testo, la riduzione dell’importo degli assegni vitalizi erogati a favore dei Consiglieri regionali cessati dal proprio mandato e dei loro aventi diritto, in coerenza con le finalità di contenimento della spesa pubblica e secondo criteri di temporaneità, proporzionalità e ragionevolezza.

Facciolla

In particolare si prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2019, e per la durata di cinque anni, gli importi lordi mensili degli assegni vitalizi e di reversibilità siano ridotti secondo criteri di progressività per scaglioni in base ad aliquote stabilite. I minori oneri derivanti dall’applicazione della legge costituiranno economie di spesa da utilizzare per il finanziamento della diminuzione dei costi della sanità, e in particolar modo per la diminuzione dei costi del ticket e del superticket.

Proposta già assegnata alla Prima Commissione consiliare per gli adempimenti del caso.