HomeSenza categoriaMolise Acque, il bando per giornalisti finisce al Tar

Molise Acque, il bando per giornalisti finisce al Tar

Impugnata la graduatoria pubblicata il 4 settembre scorso, il Tribunale amministrativo regionale chiamato a verificare l’attribuzione dei punteggi. Alla procedura comparativa dei curricula hanno partecipato in 67 per un solo posto riservato ai pubblicisti e professionisti


CAMPOBASSO. Molise Acque senza governance e senza nemmeno il giornalista, individuato a seguito di una procedura pubblica di valutazione dei curricula e che si dovrà occupare di ‘comunicare’ il variegato mondo del bene acqua e del suo ‘valore’ anche alla luce delle recenti normative regionali e non che regolano il suo utilizzo da parte degli Enti pubblici e dei cittadini.

Senza la governance non si potrà procedere alla ratifica dell’esito della selezione pubblica riservata ai giornalisti pubblicisti e professionisti: le nomine non sono all’ordine del giorno del Consiglio regionale che ne avrebbe già dovuto trattare lo scorso 15 ottobre.

Ma incombe un ulteriore problema: l’esito della selezione è stato impugnato e quindi è oggetto di un ricorso al Tar. Dalle informazioni assunte si contesterebbe l’attribuzione dei punteggi che avrebbero di fatto poi consentito al primo della lunga graduatoria di risultare il vincitore della selezione.

Per i non addetti ai lavori, a conferma di quanto bisogno ci sia di dare concretezza alle normative che regolano la creazione degli uffici stampa negli Enti e nelle aziende pubbliche (raramente applicate al punto che si contano sulle dita di una mano le Amministrazioni che hanno un ufficio stampa regolarmente costituito grazie a procedure pubbliche per l’individuazione dei giornalisti che poi ne faranno parte), alla selezione – per due diversi profili professionali ed un totale di tre posti per due anni – bandita dall’Azienda Speciale ‘Molise Acque’ nella scorsa primavera hanno partecipato in 67 per il profilo A (uno solo posto) destinato ai giornalisti pubblicisti e professionisti e in 31 (due posti) per i profili B e C destinati ad esperti della comunicazione.

La selezione impugnata sarebbe solo quella per il profilo A con la richiesta di riattribuzione dei punteggi che poi hanno consentito alla Commissione preposta di stilare la graduatoria pubblicata agli inizi di settembre.

Un bando nato anche sotto una cattiva stella visto che fin da subito erano state mosse critiche ad alcuni requisiti richiesti subito rimossi dopo un proficuo incontro tra il commissario straordinario della Molise Acque, l’Ordine dei giornalisti e il sindacato Asm.

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