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Sanità, la madre di tutte le battaglie. Passa la proposta di Tedeschi: ora le maniere forti

Soliti ‘battibecchi’ tra maggioranza e Cinque Stelle, Greco sospetta che l’assenza dei consiglieri del Pd sia legata alla proposta di modifica dello Statuto che però non viene trattata. Toma ”suggerisce’ al Movimento di indicare Vittorio Nola come subcommissario e Iorio lancia l’allarme: punti nascita di Isernia e Termoli a rischio chiusura perché mancano i pediatri.


CAMPOBASSO. Passa con l’astensione dei sei portavoce dei Cinque Stelle l’ordine del giorno del consigliere Tedeschi che ha tenuto impegnata l’aula di Palazzo D’Aimmo per una intera seduta. Ma non avrebbe potuto essere diversamente visto il tema, che ora è diventato ‘la madre di tutte le battaglie’ del Molise. L’aula ha impegnato il presidente Toma a procedere con ogni azioni possibile, compresa la diffida formale e la messa in mora, nei confronti del Governo affinché si risolva con estrema urgenza la questione del commissario che tiene in ostaggio la Regione Molise ormai da sei mesi.

E’ proprio il governatore, nel pomeriggio inoltrato, quando la discussione si avvia a conclusione a spiegare il senso di questo ennesimo ordine del giorno.

“Non è ultroneo, pleonastico – rimarca Toma – perché impegna il presidente a fare delle azioni non persuasive ma più forti: azioni politiche che io non avrei voluto fare, avrei voluto evitare. Ma non possiamo rimanere fermi davanti a questa inerzia governativa. Discuteremo delle altre proposte di legge quando sarà il momento ma non si tratta di argomenti prioritari come invece quello della sanità. Ogni volta che facciamo consiglio, noi dovremmo aprire con la Sanità”.

Antonio Tedeschi (nella foto, ndr) spiega il senso dell’ordine del giorno. Il consigliere ha ricordato che la norma attualmente in vigore, la legge 232/2016, consente al presidente della Regione di ricoprire il ruolo di commissario ad acta e che ad oggi, nonostante i solleciti e le richieste varie, la nomina annunciata ancora è da venire. La norma che sancisce l’incompatibilità, nei fatti, non esiste visto che – come spiegato nel precedente articolo – il decreto semplificazione che la contiene è collegata alla legge di bilancio che è ancora in fase di discussione. Quindi, dice Tedeschi, considerate le criticità evidenziate, l’ordine del giorno impegna il Presidente a porre in essere ogni atto utile, comprese diffide o messe in mora.

antonio tedeschi buona

Andrea Greco in versione ‘fustigatore’. Replica dai toni critici e anche polemici quella del portavoce che, in poche parole, ribadisce quanto espresso nel corso della mattinata. “Oggi scriviamo una pagina triste del funzionamento di questo Consiglio” ha esordito, ricordando che l’ordine del giorno dei lavori aveva un altro cronoprogramma e che la discussione sulla designazione del commissario ad acta è nei fatti inutile avendo il Governo Conte già scritto il futuro della sanità regionale. Variare gli argomenti da affrontare, per Greco, “è un modo di anestetizzare la minoranza ma noi abbiamo degli anticorpi fortissimi e li faremo valere. Dove sono finite le proposte di legge che avremmo dovuto affrontare? Oggi però sono assenti Fanelli e Facciolla forse perché dovevano permettere il passaggio della modifica dello Statuto (pdl che consentirebbe di allungare il mandato del presidente del Consiglio a cinque anni). Relativamente al discorso sanità, Greco agita lo spettro degli ‘interessi altri’. “Sono stufo di vedere i governi ombra sulla sanità molisana: basti ricordare il patto suggellato tra Frattura e Patriciello quando poi vinse il centrosinistra. Noi qui non facciamo gli imprenditori ma gli amministratori: dobbiamo assicurare una sanità pubblica e di qualità. Il consigliere del Movimento non si lascia sfuggire l’occasione di punzecchiare il collega Di Lucente il quale in quel momento non era in aula (strategicamente per mostrare la sua intolleranza al pentastelllato?). “Mi vanto delle 65mila preferenze, lui ne ha prese 1688! Quando parlate al Movimento, parlate a chi politicamente ha dimostrato di essere un gigante contro una coalizione di piccoli nani politici che uno sopra l’altro hanno fatto un leviatano che poi ha vinto”.

Tedeschi passa al contrattacco e difende il collega Di Lucente. “Il governo ha scelto, ha scelto di non decidere. L’unica regione in Italia che non ha un commissario – spiega ancora – il che fa del Molise un unicum. Siamo in questa situazione per il vostro ostruzionismo ma chi fa politica non deve rispettare gli ordini di scuderia. Prendete esempio dalle colleghe della Lega che oggi hanno detto sì ai molisani e no al partito. E visto che siete così attenti ai costi della pubblica amministrazione e della politica, che ne pensate del subcommissario che dai sei mesi gestisce solo il proprio stipendio da 11mila euro al mese? State spingendo per la nomina di un commissario esterno da 200mila euro l’anno. La vostra doppia morale proprio non la capisco, mi lascia davvero perplesso. In merito al rispetto dell’elettorato, poi, chi si è candidato nel centrodestra o nel centrosinistra ha dovuto lottare non solo contro di voi ma anche contro i candidati dello stesso schieramento. 75mila elettori hanno dovuto scegliere fra 300 candidati, non certo tra venti come quelli della lista dei 5 Stelle. Non denigrare il collega, quei suoi voti sono sudati e sono stati dati alla persona, senza il tuo vento in poppa”.

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