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E intanto la Regione paga: 11mila euro al subcommissario e pure in anticipo

Oggi, in Consiglio regionale,  il suo nome è risuonato più volte. Il consigliere Tedeschi ha accusato, in merito,  i 5 Stelle di avere “una doppia morale”: predicano la riduzione dei costi e poi  impediscono al dottor Martino, che guadagna 11mila euro al mese, di lavorare. Non può farlo senza il commissario ad acta.


CAMPOBASSO. Gli saranno ‘fischiate le orecchie’ oggi, al sub commissario Gerardo Di Martino, tirato più volte in ballo durante i lavori del Consiglio regionale dedicato, quasi completamente, alla Sanità e al Commissario ad acta che non c’è.

In effetti il suo compito, da sette mesi in qua, non è tangibile ma il suo stipendio sì: proprio oggi gli è stata liquidata la spettanza dovuta per il mese di novembre (sebbene sia solo il 9).

Con determinazione del Direttore generale per la Salute, datata 8 novembre 2018, si è disposto di “liquidare, in favore del dott. Gerardo di Martino per il mese di novembre 2018 le competenze economiche, pari alla somma di € 11.203,00 , sul capitolo di spesa 34115 rubricato ‘oneri redazione piano sanitario regionale, assistenza piano rientro, attuazione progetti speciali connessi a obiettivi sanitari di interesse regionale’ del bilancio regionale , giusto impegno n. 463/2018 assunto con la Determinazione del Direttore Generale per la Salute n. 62 del 20.03.2018 per l’attività svolta in qualità di Sub Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario della Regione Molise”

Ora, non è che il dottor Martino abbia una qualche colpa in questa vicenda che si trascina da ormai mesi e che tiene banco ogni giorno nel dibattito politico, ma è quantomeno incomprensibile che la massima attenzione rivolta alla Regione Molise e alla necessità di mettere ordine nei conti della Sanità da parte del ‘governo del cambiamento’ non contempli questa distorsione: un professionista, pagato lautamente, per non fare nulla a fronte di un commissario sanitario che non c’è. O almeno c’è, ma solo su carta.

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