Sanità, il Tavolo tecnico ‘osserva’ il Piano di rientro: niente più contributo di solidarietà al Molise

Lo scorso anno la concessione del sostegno interregionale ha consentito di ridurre il disavanzo. Bloccata l’integrazione Cardarelli-Cattolica, prestazioni effettuate dai privati da contenere


CAMPOBASSO. Piano di rientro e Programma operativo sanitario 2015-2018, arrivano le osservazioni del Tavolo tecnico del Ministero delle Finanze e della Salute. La Regione Molise, fanno sapere da Roma, a consuntivo 2017 presenta un disavanzo di circa 35 milioni di euro. Dopo il conferimento delle aliquote fiscali, preordinate dal Piano di rientro alla copertura del disavanzo sanitario, è rimasto un disavanzo non coperto di circa 14 milioni di euro.

Da qui il richiamo alla struttura commissariale (in mancanza del commissario ad acta attualmente rappresentata dal solo sub commissario Gerardo Di Martino): l’equilibrio di gestione, anche per il 2017, è stato garantito solo grazie al contributo di solidarietà interregionale, che d’ora in poi non sarà più previsto.

Quindi le osservazioni, sullo stato di attuazione del Pos 2015-2018, relativamente alla bozza del regolamento di istituzione dell’Organismo tecnicamente accreditante (Ota) e sul decreto commissariale 43/2018 che istituisce l’elenco regionale dei valutatori. Sono rimasti in attesa del regolamento Ota con le modifiche richieste.

Non è mancato il riferimento al ‘mancato governo’ dei privati accreditati, con particolare riferimento all’Irccs Neuromed di Pozzilli e alla Fondazione ‘Giovanni Paolo II’ di Campobasso, che continuano a erogare prestazioni superiori ai budget. Al contrario, la Regione Molise ha incontrato difficoltà a stipulare accordi bilaterali per il governo della mobilità interregionale, con le Regioni Campania e Lazio.

Parere negativo dei Ministeri della Salute e delle Finanze sul protocollo d’intesa e gli accordi attuativi sull’integrazione tra ospedale Cardarelli di Campobasso e ‘Cattolica’, con la necessità di effettuare modifiche e integrazioni ai documenti presentati. Un passaggio, questo, che era stato anticipato nei giorni scorsi dal governatore Donato Toma.

Infine la riorganizzazione della rete territoriale, con i Tavoli tecnici che hanno riscontrato diverse criticità sul decreto commissariale 21-2018 e in particolare sulla necessità che si articoli l’offerta sui diversi livelli di intensità assistenziale, per le varie tipologie di utenti, così come definiti dal Dpcm ‘Lea’ del 12 gennaio 2017. I ministeri vigilanti, infine, hanno richiamato la Regione al rispetto dei tempi di pagamento. Ancora non in linea con quanto previsto.

 

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