Vertenza Gam, i sindacati: felici per i lavoratori, delusi da una politica che non ha coraggio

La nota congiunta della Triplice: c’è bisogno di scelte lungimiranti, che concorrano al bene dei più deboli


CAMPOBASSO. Scelgono di parlare dopo la risoluzione (a questo punto certa) della vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso 262 lavoratori della Gam fino a ieri quando, al tavolo convocato al Ministero del Lavoro, si è apposta la firma alla proroga del contratto di fitto del ramo d’azienda, dando il via all’iter che porterà al decreto che autorizza altri 12 mesi di cassa integrazione.

La Triplice (Cgil Flai, Uila e Fai Cisl) esprime la soddisfazione per la firma, che mette in sicurezza i lavoratori ma rimarca il deludente ruolo della politica regionale.

“Ancora una volta i lavoratori della Gam hanno assunto su se stessi l’onere di scongiurare un dramma sociale e con spirito di grande solidarietà fra lavoratori e responsabilità verso il proprio territorio tornano a scommettere sul rilancio della filiera avicola – spiegano in una nota congiunta i rappresentanti sindacali -. In questa annosa vertenza il ruolo della Regione Molise è determinante, alla politica spetta più di tutti il compito di assunzione di responsabilità e di ricerca di tutte le soluzioni per la risoluzione positiva delle vertenze. La Gam (di proprietà della Regione Molise) è l’ultima azienda che insiste nell’area di crisi complessa legata a una possibilità di rilancio: il fallimento di questa vertenza significa il fallimento dell’intera area di crisi complessa decretata l’8 agosto del 2015”.

I sindacati non hanno affatto gradito la ‘risposta’ del Consiglio regionale. “Ci aspettavamo che la politica si assumesse il rischio a garanzia della cassa integrazione, poiché la messa in sicurezza dei lavoratori avrebbe dimostrato la lungimiranza della politica regionale di tenere insieme la tutela dei lavoratori con l’obiettivo del rilancio delle attività del macello e quindi dell’occupazione”.

C’è bisogno di coraggio nelle scelte politiche, rimarcano ancora, di una politica dotata di sensibilità, che “muova le proprie azioni per creare sviluppo economico e occupazionale e che concorra al bene della fasce più deboli del territorio in una regione dove perdurano le difficoltà economiche, è alto il rischio di spopolamento, dove il segno del PIL è negativo, dove chi perde il lavoro non lo ritrova più”. Il pensiero delle forze sindacali è chiaro: occorre, con scelte coraggiose, creare sviluppo economico e occupazionale, che concorra al bene della fasce più deboli del territorio.

Non c’è solo la vertenza Gam, e i sindacati lo sanno bene: occorre lavorare per la messa in sicurezza di tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro e gli ammortizzatori sociali, dare avvio alle politiche attive, rendere più attrattivo il territorio per creare nuovi posti di lavoro.

“Per quello che attiene la vertenza Gam – concludono – auspichiamo che si incominci già adesso a pensare alle soluzioni per il prossimo anno, augurandoci anche che le procedure concorsuali lavorino assiduamente per mettere all’asta il Lotto 2, al fine di rilanciare o determinare condizioni diverse per iniziare i lavori al macello e dare una possibilità occupazionale al territorio di Bojano. Vigileremo sull’attuazione di quanto stabilito nella mozione approvata in Consiglio Regionale affinché gli impegni presi diventino concrete realtà”.

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