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Regione, Iorio ‘abbraccia’ la Meloni e ipoteca l’assessorato

Il già presidente della Regione conferma la nascita di un nuovo soggetto politico che avverrà dopo le Europee. Intanto, fin da ora, gruppi federati e candidati unici per tutti gli appuntamenti elettorali, comprese le prossime Amministrative in Molise. A Palazzo D’Aimmo, al gruppo Iorio-Pallante si aggiunge anche Massimiliano Scarabeo: i tre consiglieri, insieme, avranno un peso politico diverso. Nuovi scenari in vista


CAMPOBASSO. Una chiacchierata tra amici di vecchia data o il primo scatto per immortalare un’intesa politica che sta per nascere? La foto che ritrae il già presidente della Regione, Michele Iorio, assieme agli onorevoli Raffaele Fitto e Giorgia Meloni, scatena supposizioni e retropensieri ma rende di colpo concreto quanto si mormora fin dall’inizio di ottobre, a margine della presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale di Campobasso. Allora Iorio scese in campo, per usare una frase a lui cara ma che appartiene ormai al passato, assieme al collega Quintino Pallante e al ‘suo’ ex assessore Rosario De Matteis (leggi qui).

Oggi quella foto ha come narratore proprio Michele Iorio, contattato al termine della seduta della II Commissione consiliare che presiede.

Presidente, è solo una foto casuale oppure è la rappresentazione di un’intesa politica?

“Non è solo una foto, assieme alla Meloni abbiamo realizzato un’intesa di federazione che dopo le Europee darà luogo ad un nuovo soggetto politico basato sulle esperienze di ciascuno all’interno del centrodestra: la destra, rappresentata dalla Meloni, e la parte più moderata che si identifica con Fitto e il suo movimento ‘Noi con l’Italia’. Un’intesa che ha come obiettivo la nascita di un partito nuovo che crede di poter diventare un interlocutore valido, nel prossimo futuro, all’interno del centrodestra”.

Quali saranno le ripercussioni in Consiglio regionale, si aspetteranno le elezioni europee oppure questa unione avverrà prima?

“Intanto, il 6 dicembre terremo una manifestazione insieme a Roma e poi abbiamo già deciso che lavoriamo, da questo momento in poi, come gruppi federati. Poi quando ci sarà un partito unico, che avverrà con un congresso, vedremo di unificare anche le presenze in tutte le Istituzioni. Sul piano politico, però, già esercitiamo insieme un’iniziativa: le Europee sono impegnative e quindi avremo candidati comuni. E questo dovrà valere anche per le amministrative di maggio”.

L’unione fa la forza, quindi. I consiglieri che faranno fronte comune sono tre, posto che oltre a Michele Iorio e Quintino Pallante si mormora anche dell’adesione di Massimiliano Scarabeo. Le risulta oppure è solo un’indiscrezione?

“E’ una possibilità realistica, non solo un’indiscrezione. E spero che sia molto realistica”.

Con tre consiglieri che fanno gruppo, il peso politico aumenta. Tornerà alla carica con la richiesta di un assessorato, allora?

“Io l’ho detto e lo ripeto in tutte le occasioni: ritengo sia mio dovere, all’interno della maggioranza, ricoprire il ruolo di l’assessore. Chi mi ha eletto lo ha fatto perché possa avere la possibilità, in Giunta regionale, di esprimere quell’idea politica, quel programma che abbiamo condiviso. L’assenza in Giunta fa diventare più difficile questa collaborazione che noi vogliamo che ci sia. La richiesta che ho avanzato nasce dal risultato elettorale delle ultime elezioni. Credo che questo ruolo mi spetti”.

Qualcuno, in maggioranza, la pensa diversamente, però. Ci sono state dichiarazioni abbastanza chiare rispetto al peso elettorale. Facciamo nomi e cognomi: il consigliere Andrea Di Lucente con il quale ci sono diversità di vedute.

“Ho avuto da ridire con il collega solo quando ha trattato di temi politici citando la vecchia maggioranza di centrodestra e additandola come quella che aveva sbagliato. Evidentemente non ha le idee chiare, non ha capito che ha cambiato maggioranza e non sta più con Frattura. Adesso sta con il centrodestra. Forse quel giorno era un po’ confuso. E’ stato molto duro (si riferisce all’intervento del consigliere Di Lucente in occasione del Consiglio monotematico sulla vertenza Gam, ndr), con la maggioranza di allora, quindi ritengo sia  poco compatibile con quella attuale che si rifà, per gran parte, alla tradizione di centrodestra, anche se ci sono stati apporti diversi. E non credo sia giusto che assuma quelle posizioni. Del resto, l’ho detto in aula, lo sa come la penso. Con il collega, poi, non ci sono motivi particolari di attrito. I voti contano, sì. Ma contano anche le persone, come dicono (i Popolari per l’Italia, ndr) anche in altri organismi, tipo al Comune di Isernia. Contano i voti, certo. E pure i consiglieri che votano, non si possono fare distinguo. Vale dappertutto, anche in Regione”.

Nuovi scenari politici in vista, quindi. Nuovi equilibri che dovranno tenere in debito conto anche la nuova consistenza numerica del gruppo: il governatore Toma è avvisato. La questione ‘Michele Iorio’ non è affatto chiusa.

ellesse

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