Esondazioni del Carpino e del Sordo, Di Clemente: “Disastri annunciati”

L’esponente del Pcl incalza le istituzioni nazionali e regionali per i mancati interventi di manutenzione ambientale, ma anche il sindaco di Pettoranello per non aver avviato lavori comunali ‘di somma urgenza’, anche se provvisori, per la sistemazione degli argini del fiume


ISERNIA. “Le esondazioni del Carpino e del Sordo rappresentano gli ennesimi disastri annunciati”: con queste parole il coordinatore del Pcl pentro, Tiziano Di Clemente, commenta i danni causati dalla recente ondata di maltempo, lanciando bordate contro le istituzioni. Sindaco di Pettoranello compreso, tacciato di non aver provveduto neanche ad interventi ‘tampone’ in ordine alla sistemazione degli argini del fiume, in attesa di provvedimenti da parte di Regione e Ministero.

“Da anni stiamo cercando con tutte le nostre energie, da ultimo sostenendo le lodevoli iniziative del comitato ‘No Lotto Zero’, – afferma Di Clemente – di batterci perché le risorse comunitarie, statali e regionali, non vengano più sperperate per mega opere inutili e dannose a solo vantaggio delle cricche padronali del cemento e dei politici al loro servizio, ma vengano riconvertite in un piano straordinario regionale per l’occupazione nel settore edile dedicato alla manutenzione ambientale tra cui, appunto, la messa in sicurezza dei fiumi.
Né ci convince il sindaco di Pettoranello che scarica tutto su altri: vero che ci sono evidenti e precipue responsabilità della Regione e del Ministero dell’Ambiente, che riguardano gli interventi strutturali di manutenzione ordinaria dei fiumi, cioè la messa in sicurezza definitiva degli argini e la pulitura. Ma ciò non esimeva il sindaco Nini dal provvedere ai minimi interventi comunali in via di somma urgenza, che sono di sua esclusiva competenza.

In ogni caso – ancora il coordinatore del Pcl – è chiaro che i ritardi dei governi nazionale e regionale nell’assegnare le somme rimangono il problema principale: ma consentiteci di osservare che quando si è trattato di finanziare i compensi ai progettisti dell’inutile e dannosa mega opera del “Lotto zero”, in un batter d’occhio, nel 2011, sono stati trovati ben 4 milioni di euro dal ‘Fondo della coesione sociale’. E che l’attuale presidente, in questi giorni, si sta agitando, non per le esondazioni, ma per sbloccare con urgenza altri 170 milioni sempre per tale inutile mega opera. E così fu – conclude sibillino Di Clemente – per i 52 milioni dell’altro inutile mega famigerato auditorium di Isernia”.

 

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