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Terza Commissione, D’Egidio e Tedeschi: aria e ambiente, monitoraggio continuo

Convocati in audizione i vertici delle strutture regionali e dell’Arpa: commissionato uno studio sulla situazione della piana di Venafro e controlli più stringenti nell’area matesina


CAMPOBASSO. Terza Commissione consiliare regionale in riunione per affrontare il Piano regionale integrato per la qualità dell’aria Molise. Convocati in audizione Antonella Lavalle, commissario straordinario dell’Arpa Molise; Massimo Pillarella, direttore del Secondo Dipartimento; Luigi Vecere, direttore del Servizio Tutela Ambientale; Bernardino Principi, Luigi Pierno e Giuseppe Geremia, funzionari dell’Arpa.

Oggetto della Commissione consiliare, presieduta da Armandino D’Egidio, la necessità di implementare il controllo ambientale, nella fattispecie quello dell’aria, attraverso l’acquisto di nuovi e più moderni macchinari che tengano conto della ‘variabilità verticale’ (cioè l’altezza dal suolo a cui vengono rilevati i dati), delle particelle ultrafini (le pm 0.1). Non solo: l’indispensabilità di effettuare analisi a terra e in atmosfera nella piana di Venafro, con uno studio epidemiologico che appunto si riferisca a quest’area, e la predisposizione di azioni a tutela di tutta la zona del Matese e dell’aree dei consorzi industriali.

“Abbiamo sollecitato e ottenuto questa audizione – ha detto il relatore Antonio Tedeschi – per chiedere sia all’Arpa che alla struttura regionale di trovare fondi per l’acquisto attrezzature e macchinari per effettuare monitoraggi sia a terra che in atmosfera. Il direttore Pillarella ci ha rassicurato garantendo che attraverso il ‘Patto per il Sud’ sarà stanziata una somma ad hoc. Inoltre – specifica il relatore Tedeschi – ho chiesto personalmente che venga svolta un’analisi sulle cosiddette nano particelle che provocano gravi danni alla salute. Per fare ciò c’è bisogno di macchinari specifici attualmente in dotazione alle regioni Veneto e Lombardia. Sarà adesso l’Arpa ad informarsi sulla eventuale possibilità di poterli utilizzare. Quello della qualità dell’aria è un tema particolarmente sentito nella piana di Venafro e per questo ho chiesto al capo dipartimento un’analisi dettagliata in quella zona;  sempre attraverso il Patto per il Sud, ho chiesto anche uno studio epidemiologico, sollecitato più volte anche nel recente passato, dai cittadini della zona”.

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Oltre al relatore Tedeschi anche il consigliere Armandino D’Egidio ha chiesto che vengano effettuati controlli accurati nell’area del Matese.

“Si tratta – ha detto il presidente della Terza Commissione – di un’area di rilevante interesse naturalistico. Anche in considerazione della futura nascita del Parco del Matese ci piacerebbe avere un’analisi approfondita per conoscere lo stato di salute di uno dei polmoni verdi più grandi dell’Appennino.

Più in generale – ha detto ancora D’Egidio – nell’ambito di un percorso comunitario teso a garantire condizioni sempre migliori per la salute dei cittadini, riteniamo che il Piano regionale per la qualità dell’aria rivesta un interesse fondamentale. Sarà dunque importante mettere in campo azioni integrate e coordinate per promuovere buone prassi ambientali sul nostro territorio. L’educazione ambientale è, a mio modesto avviso, uno dei punti focali sui quali si dovrà puntare. Il piano rappresenta per noi uno strumento fondamentale, la cui attuazione garantirà, nei prossimi anni, il miglioramento della qualità dell’aria su tutto il territorio regionale. Ma non solo, perché le diverse azioni da mettere in campo ci permetteranno anche di rilanciare l’economia locale.

Una regione, il Molise, che anche di recente ha dimostrato di voler puntare, e molto, per i prossimi anni, sul turismo e dunque dovrà offrire, non solo ai suoi abitanti, ma anche ai visitatori, condizioni eccellenti: e tra queste non potrà mancare quella relativa alla salubrità dell’aria. Il cambiamento che occorre mettere in atto non è solo una questione normativa o amministrativa, ma è una vera e propria impostazione culturale; e come Regione – ha concluso D’Egidio – abbiamo l’obbligo di agire in questa direzione per tutelare il nostro futuro”.

 

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